Teilhard de Chardin

Il futuro della Chiesa


Teilhard de Chardin:  l’avvenire del cristianesimo Quello che sta succedendo all’interno della Chiesa cattolica ha dell’incredibile!Basta aprire un qualunque quotidiano per accorgersi che il Messaggio cristiano si allontana sempre più dalla coscienza e dal cuore dell’uomo moderno.La Chiesa e il suo Magistero sembrano rivolti più a coltivare le cose terrene  ( guardate  da ultimo  scandalo finanziario)che non a illustrare e a testimoniare il Messaggio evangelico. Sembra che il discorso di Gesù sulla montagna sia definitivamente tramontato.Teilhard de Chardin si era reso conto ben presto che la dottrina cristiana, quale era presentata agli uomini del XX secolo aveva perduto ogni udienza presso il mondo del lavoro, il mondo giovanile e  il mondo scientifico; perso ogni prospettiva nell’ambito degli individui, e delle famiglie.Teulhard  auspicava uno sforzo di riforma e di aggiornamento nell’abito della Chiesa e del Magistero . Scrive Teilhard nel saggio “La Parola attesa”:“ Non esiste che un mezzo per far regnare Dio sugli uomini del nostro tempo: passare attraverso i loro ideali, cercare in loro il Dio che possediamo già, ma che è tra noi come se non lo conoscessimo. Qual è il Dio che cercano i nostri contemporanei e come possiamo arrivare a trovarli con loro, in Gesù ?  Ecco ciò di ci vorrei parlare”.Ed ancora: “ Non inganniamoci, l’ideale cristiano (come lo si espone abitualmente) ha cessato di essere, come  continuiamo beatamente a pensare,  l’ideale comune dell’umanità.  Se vogliamo essere sinceri, uomini sempre più numerosi dovranno confessare al sacerdote che il cristianesimo da lui predicato sembra loro invincibilmente inumano e inferiore, tanto nelle  sue promesse di felicità individuale, quanto nelle sue massime di rinuncia:  Il vostro Vangelo, dicono già, finisce col creare delle anime interessate ai loro vantaggi egoisti, ed  estranee al lavoro comune, e dunque non ci interessa:  Noi concepiamo qualcosa di meglio, esiste qualcosa di meglio, esiste dunque  qualcosa di più vero… “Cristiano” e “umano” tendono a non più coincidere: Ecco il grande scisma che minaccia la Chiesa”.“ Veramente quando, dopo aver diviso per lungo tempo le preoccupazioni, le speranze, le attività che fanno vivere gli uomini di punta, si ritorna a certi circoli della nostra religione, si crede di sognare , vedendo quali sforzi assorbiti dalla beatificazione di un servitore di Dio, del successo di una devozione, dell’analisi raffinata di un mistero.  Costruiamo la nostra abitazione nelle nubi e non vediamo cje la realtà cammina senza di noi”.E’ oltremodo spiacevole constatare che queste riflessioni di Teilhard abbiano incontrato a suo tempo l’opposizione di certi circoli cattolici che si sono scagliati contro di lui.  Ma a dispetto di tutte le opposizioni questa nuova ottica di fede è stata riconosciuta anche dal Concilio Vaticano II (che tanti circoli creazionisti e oscurantisti tendono a minimizzare e chiedono a gran voce di ritornare alle concezioni di fede stabilite dal Concilio del 1270)Il Concilio Vaticano II ha fatto sua la profonda preoccupazione di Teilhard  per il futuro della sua Chiesa . “ Un grande lavoro si impone alla teologia:…”Ecco il grande messaggio, scarno ma essenziale che Teilhard lancia ai cristiani del nostro tempo affinchè comprendano la necessità di presentare la dottrina di Cristo adatta ai tempi moderni, superando modelli apologetici vecchi di centinai di anni.Per aiutare i cristiani a superare la frustrazione spirituale in cui noi tutti viviamo  per colpa anche di tutto quello che leggiamo sui giornali, moltissimi giovani sacerdoti della nuova generazione hanno subito e stanno subendo la positiva influenza di Padre Teilhard.  Basta girare sul Web per rendersene conto..Sono ormai troppi i sacerdoti di una certa età che non sanno più presentarci, in modo chiaro il Dio di cui abbiamo bisogno.Teilhard, nel 1947, inviò a uno dei suoi amici, Guy Lepel Cointet un breve scritto che ripensava ad un nuovo concetto di crisologia per spiegare al mondo il suo concetto di Cristo universale.Scriveva  Teilhard al suo amico cinque proposizioni.-Molti cristiani continuano a sentire che l’immagina di Dio che viene loro presentata non è degna dell’Universo che conosciamo.-Esprimere una fede universalista rinnovata, apportando uno spirito proporzionato ai suoi nuovi poteri e ai suoi nuovi timori.-Elevare una sintesi realista tra l’amore del trascendente personale, e la passione per il compimento immanente dell’uniuverso.- Spiritualizzare l’umanità  elevandola al termine scientifico del suo compimento.-Ottenere l’unità per mezzo della tensione spirituale.Teilhard esprimeva in queste cinque preposizioni l’imperiosa necessità per  l’avvenire  del cristianesimo di non arrestarsi in una rappresentazione di questo che non è più in rapporto con i dati più approfonditi che noi possediamo sull'universo.  Giovanni FoisCentro di Documentazione Teilhard de Chardin sul futuro dell’Uomo - Roma