Teilhard de Chardin
Incontro con Teilhard de Chardin attraverso varie testimonianzeMessaggi del 23/01/2009
Oltre il sito www.biosferanoosfera.it , www.blog,libero/bionoosfera.it e
www.teilhard.it , in giro per il web ci sono molti altri siti che propongono note e testi di e su Teilhard.
Per farvi cosa gradita vi elenchiamo gli indirizzi informatici e se volete potete consultarli e leggere quanto vi è scritto su Teilhard de Chardin.
Ovviamente l’elenco non è esaustivo, ma abbastanza completo per proporre una documentazione che insieme ai siti citati all’inizio vi danno un panorama completo del valore e dell’attualità del pensiero del gesuita francese.
A parte le pagine di Wikipedia e di MSEncarta potete andare a vedere il sito di Gianfrqanco Bertagni, www.gianfrancobertagni.it che propone il testo completo dell’opera teilhardiana: La Messa sul Mondo.
Sul sito www.paginecattoliche.it potete leggere il Monito del Santo Uffizio emesso contro le opere di Teilhard e a seguire il testo dell’articolo dell’Osservatore Romano in cui si criticava il pensiero del gesuita francese.
Per quanto riguarda il Monitum potete anche leggere lo studio del Prof. Fabio Mantovani pubblicato nel sito www.biosferanoosfera.it
A proposito del Monitum e dell’articolo dell’Osservatore Romano dobbiamo sottolineare che furono redatti solo sulla base dell’unica opera allora pubblicata, in lingua francese, IL Fenomeno Umano e non sulla totalità delle opere che solo in questi ultimi anni sono apparse non solo in lingua francese ma anche in lingua italiana. Sarebbe ora, adesso, esaminare globalmente le opere e il pensiero e tirare le somme della loro valenza.
Uno studio critico di Jan Regner , pubblicato nel sito www.sweb.cz/regnerjan, esamina la tematica più volte affrontata dai guru della New Age per sottolineare l’influenza di Teilhard sulla New Age. Nulla di più sbagliato e Regner lo dimostra in questo ottimo studio.
Anche il giornalista Igor Patruno, nel suo sito www.igorpatruno.it pubblica una lunga nota su come interpreta Teilhard.
L’opera principale di Teilhard, Il Fenomeno Umano, è recensito nel sito www.humana-mente.it .
La Cristologia di Teilhard de Chardin è esaminata in un lungo studio di Padre Joos nel sito www.webalice.it ; anche il padre gesuita Vincenzo D’Ascenzi affronta la cristologia di Teilhard nello studio pubblicato sul sito www.biosferanoosfera.it nel settore Archivio.
Il sito del Prof. Pluchino, www.pluchino.it presenta c’è del materiale importante dedicato a Teilhard.
Da ultimo vorrei segnalarvi il blog dell’Artista Floriana Porta dedicato a Teilhard:: Spirito della terra.it e su YouTube un video preparato da Floriana Porta con fotografie e pensieri di Teilhard da Lei realizzato in onore del gesuita francese.
Per il momento mi fermo qui. Penso che “la carne al fuoco” è tanta. Buona leuura.
Giovanni Fois
Centro di Documentazione Teilhard de Chardin Roma
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" La verità non è asltro che las coerenza totale dell'Universo in rapporto ad ogni suo punto. Perchè dovremmo mai avere in sospetto o sottovalutare tale coerenza, per il solo fatto che siamo noi stessi gli osservatori? Si continua ad opporre una certa illusione antropocentrica a una certa realtà obiettiva. E' una distinzione illusoria. La verità dell'Uomo è la verità dell'Universo per l'Uomo, cioè sempliceemente, la Verità "
"...Si potrebbe dire che oggi, come ai tempi di Galileo, ciò che più occorre per percepire la Convergenza dell'Universo, non è tanto la scoperta di fatti nuovi (ne siamo accerchiati, da restarne accecati) quanto un modo nuovo di guardare e accettare i fatti.
Un nuovo modo di vedere, connesso con un nuovo modo di agire: ecco ciò di cui abbiamo bisogno... Dobbiamo prendere posizione e metterci all'opera, presto-subito " (La Convergence de l'Univers,23 luglio 1951)
" ...Sento, come chiunque altro, quanto sia grave per l'Umanità il momento che stiamo attraversando... E tuttavia un istinto, che si è sviluppato al contatto con il grande Passato della Vita, mi dice che la salvezza per noi è nella direzione stessa del pericolo che ci spaventa tanto... Come viaggiatori presi nel flusso di una corrente, vorremmo tornare indietro. Manovra impossibile e fatale. La nostra salvezza è più in là, oltre le rapide. Nessun ripiegamento. Ma una mano sicura al timone, e una buona bussola..." ( Esquisse d'un Universe personnel, 4 maggio 1936)
Di colui che pronuncerà queste parole nell'Aeropago, ci si burlerà come d'un sognatore e lo si condannerà. "Il senso comune lo vede, e la scienza lo verifica: nulla si muove", dirà un primo Saggio. "La filosofia lo decide: nulla può muoversi", dirà un secondo Saggio. "La religione lo proibisce: nulla si muova", dirà un terzo Saggio. Trascurando questo triplice verdetto, "colui che ha visto" lascerà la piazza pubblica, e tornerà nel seno della Natura ferma e profonda. Là, immergendo lo sguardo nell'immensa ramificazione che lo sorregge e i cui rami si perdono molto lontano al di sotto di lui, in mezzo all'oscuro Passato, egli colmerà ancora una volta la sua anima della contemplazione e del sentimento d'un moto unanime e ostinato, inscritto nella successione degli strati morti e nella distribuzione attuale di tutti i viventi. -Volgendo allora lo sguardo al di sopra di lui, verso gli spazi preparati per le nuove creazioni, egli si consacreà corpo e ed anima, con fede rinsaldata, a un Progresso che trascina e spazza via persino coloro che non ne vogliono sapere. E, con tutto il suo essre fremente di ardonre religioso, lascerà salire alle proprie labbra, verso il Cristo già risorto ma ancora imprevedibilmente grande, questa invocazione, sommo omaggio di fede e d'adorazione: "Deo ignoto" [Al Dio ignoto] (L'avenir de l'homme, note sur le Progrès, 10 agosto 1920, Le Seuil, pp. 35-37)
" Adesso che, attraverso tutte le vie dell'esperienza, l'Universo comincia a crescere fantasticamente ai nostri occhi è ceramente giunta l'ora per il Cristianesimo di destarsi ad una consapevolezza precisa di ciò che il dogma dell'Universalità di Cristo, trasposto in quelle nuove dimensioni, suscita di speranze pur sollevando al tempo stesso certe difficoltà.
Speranze, certo, poichè, se il Mondo diventa così formidabilemte vasto e potente, vuol dire che il Cristo è ancor ben più grande di quanto noi pensassimo.
Ma le difficoltà, poichè, alla fin fine, come concepire che il Cristo s'"immensifichi" secondo le esigenze del nostro nuovo Spazio-Tempo senza simultaneamente, perdere la sua personalità adorabile e, in qualche modo, volatilizzarsi?
Ed è qui che risplende la stupenda e liberatrice armonia tra una religione di tipo cristico e un'Evoluzione di tipo convergente (Le Cristique, 1955)
" Nel Cuore della Materia.
Un Cuore del Mondo,
Il Cuore d' un Dio"
(da Le Coeur de laMatiere, 30 ottobre 1950)