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www Guarda. Io sono così. Non ridere, io sono un bicchiere di vino con dentro un faro che solletica di luce piena l'entusiasmo del mare in burrasca che se ne fotte del mio faro. Hai capito come sono? Sono così, guarda bene, sono la grattuggia di tutte le tue emozioni che aspetta il formaggio che si faccia grattare per tutta la vita senza chiedere un divorzio, che poi arriva. Oppure, mi spiego meglio, sono la creatura più brutta al mondo esistente che si crede la più bella. Mica poco, una creatura sono, per davvero. Generata insomma da questa cosa che generosa, prosperosa, che se non genera sparisce. Oppure sono una seppia timida che ha paura di sé. Allora cambio colore, mimetizzo il mio corpo, lo nascondo da me, mica dai nemici, io non ho nemici, ne ho solo uno, proprio così, proprio me. Si è capito come sono? Chi sono? Si è capito, secondo me, che sono come te, che sono un filo di vento che nella sua brevità desidera essere tutto. Tu sei come me, non ridere, anche se ridere è meraviglioso, non ridere di me perchè stai ridendo alle tue spalle, deridi te stesso, e tutto sommato a volte facciamo ridere, davvero (e meno male). Io sono una menzogna che a te sembra verità. Oggi. Domani sono la verità che mi lusinga e tu mi vedi come un bugiardo. Dopo qualche istante io sono il giudice e tu l'assassino che ha ucciso un sogno in cui credevo, dopo qualche istante io uccido e tu muori senza salutare i tuoi parenti più stretti e nemmeno l'amante del mese. Hai capito chi sono? Non te lo chiedo per capriccio, te lo chiedo perchè voglio una risposta. Ma tu, ti prego, fai finta di nulla, te lo chiedo con simpatia, non darmi quella maledetta risposta, continua a fare il lavoro che credi sia il tuo lavoro, e sei molto stimato per come lo fai, devi ignorarmi come ignori tante tue emozioni, le più importanti a volte, e non devi dare alcuna risposta perchè il giorno dopo, la tua risposta, che il giorno prima era tanto convincente, il giorno dopo finisce nel nonsenso. Non ci sono le risposte, ci sono solo le imposizioni del più forte della giungla nella società, sta sul cazzo a tutti il più forte della giungla ma finisce per prevalere. Il più forte di solito è anche il più stupido, dico, accecato com'è dalla sua abitudine a farla franca senza soffrire, ma chi soffre è davvero il più forte. Ascolta, ho setacciato tutto quello che ho saputo fin'ora e dentro è rimasta solo una frase: tu sei me. Hai capito come sono? Ci facciamo la guerra perchè ci odiamo, perchè siamo uguali. Ma tutti e due, e questo è l'assurdo, desideriamo vivere in pace per esaltarci.www