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Paraculo


wwwSiamo stufi, vogliamo di più. Lottiamo per ottenere di più e lo raggiungiamo. Godiamo un attimo per avere raggiunto il di più che ci mancava, ma breve è l'attimo, siamo di nuovo stufi, qualcosa ci manca, e di nuovo lottiamo, cerchiamo qualcosa di più e lottando raggiungiamo quello che ci mancava, ma non basta più, l'abbiamo raggiunto e subito non basta più e soffriamo ancora e siamo spinti a cercare lottando qualcosa di più intrigante per noi. L'aspetto più buffo della questione è questo che dico: ogni volta che riparte la lotta-ricerca per migliorare, noi speriamo che la meta ricercata sia definitiva. Definitiva e che ci appaghi per sempre, siamo anche ingenui. Perchè nessuno ama lottare, eccheccazzo, costa fatica e sforzo lottare, e va contro la nostra natura, perfetta tra l'altro, nostra natura che noi percepiamo debba essere senz'altro piacevole e godereccia, e pigrona, favorevole insomma alla nostra limitatezza schivafatica. In realtà, fratelli e sorelle del giorno corrente, in realtà la nostra natura primordiale, che ci rende esseri viventi, è proprio quello sforzo, quella fatica che ci imponiamo, perchè essa è movimento, ci fa vivi, è mutazione, è creazione, insomma, l'esatto contrario della nostra morte, che è stasi infinita senza senso per noi (e credo anche solitaria in sè e per sè, amen). La morte è eterno riposo, a tutti noi piace riposare, o quasi a tutti, stakanovisti esclusi infatti, ma la nostra essenza è cambiamento, fatica, sforzo, miglioramento. Insomma, siamo felici di rappresentare un paradosso per la nostra essenza, ma la nostra essenza è proprio quel paradosso in persona. Ma chi cazzo ha inventato tutto ciò? Un atomo fallato o un burlone creatore? (annoiato anche lui, sicuro). Geniale Paraculo. Complimenti, li meriti, siamo perfetti (perfetti per te e per la natura, perchè noi ci vediamo come sfigati che vanno ai mulini a vento, perfetti).www