bippy

Misty blue


Accesa la moviola i fotogrammi si riavvolgono in attimi  estremamente veloci quasi surreali, facendo tornare la memoria e i ricordi indietro.Muovendosi con grazia, il bambino agita le mani come petali;  socchiude gli occhi; inclina le piccole spalle raccogliendo qualcosa per terra.Le mani affondano nella sabbia; poi buttano manciate di polvere nel gesto di chi vorrebbe compiere miracoli. Poi i movimenti cambiano.Inizia a camminare Segue il ritmo, sente che ogni attimo anche il più forte può essere derivato dalla ricerca incessante.La sua anima rotonda riesce a reggerla. Impara che la vita è vento. Nel suo correre e correre attorno inventando ribellioni. Il mondo è lo sconosciuto da esplorare.Blu come il mare, blu come un segno  di matita, nel suo io bambino.Ciò che c’insegue e non si fa prendere. Si guarda nel fondo del pozzo che si perde a vista d’occhio.Si ascolta un continuo sincopato scomposto frastagliare d’onde sonore. Ecco l’insondabile melodia del blu. Il pianoforte accompagna quelle basse, battiti di ciglia dallo sguardo stratificato e attento. Il sax tenore per esempio, tiene quelle alte.Ma dove finisce la musica?Stai a sentire il desiderio che porta. Pure l’aria se ne accorge. Trasparenza di un interno, allagato. In ogni luogo, nel corpo… E’ diventato grande. Combacia con la guancia la sua cassa armonica. Sorride.Ha scoperto l’inafferrabilità del tempo. Le dita vanno su e giù come un tessitore che tesse con voluttà una musica.Cade senza cadere.Con romantico cinismo vuole trovare un baricentro nel fango splendente del desiderio.Ci riuscirà?