bippy

C'è uno scienziato mancato in me...:)


ed è per questo che ammiro gli scienziati...anche se imperfetti..:)…..Cerco l'eleganza delle…. foglie. Una carezza sulla testa, si sa come questo gesto possa trasmettere una sensazione di tenerezza, la mano si posa e accarezza la pelle sopra i centri nervosi. Il brivido- tradotto in onde sulla pelle- scorre come un filo che tirato emette un onda tradotta sul corpo. Se questa attenzione e' rivolta ad altre parti ci si può rilassare, tentare, il più possibile di sentire abbandonati su di noi l'echeggiare e il formarsi di cerchi sonori ancora puri dal di dentro; provare pietà per il nostro dolore, dolore morale e gioia impetuosa nel petto, quando le pareti del nostro essere sono smosse da quel contatto. Potrei svegliarmi da un sonno ingombrante e pesante come un macigno e a quel risveglio aprire gli occhi alla vita. Potrei commuovermi e rimanere là sotto la pioggia ad amare ad odiare. Potrei salire su, guardare verso di te albero, cielo, onda e resistere all'abbagliante richiamo della luce. Potrei salutare chi mi è vicino e non conosco ma guarda diritto nei miei occhi frugando nelle mie viscere e sbaragliando la mia solitudine. Cerco la paffutezza che è nascosta nell'animale, cerco l'eleganza delle foglie, il suono primordiale del ruscello la goccia che scende lentamente dal tuo occhio. La ricerca incessante sopra ogni cosa: del divino che sia compiutezza. Come l'attimo di felicità sia un sacro evento, una fusione di magiche speranze, sono le comete galleggianti all'orizzonte.