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Post n°156 pubblicato il 11 Ottobre 2006 da bippy
Apre con un concerto-spettacolo d’eccezione la “Biennale di Teatro e Psichiatria 2006” (a Padova dal 29 settembre al 12 ottobre 2006): la cantante MILVA, una delle più colte e acclamate artiste internazionali, e ALDA MERINI, tra le più grandi poetesse dei nostri tempi, saliranno sul palco del teatro Verdi a Padova, venerdì 29 settembre 2006 alle ore 21.15 per offrire al pubblico un prestigioso momento di incontro tra voce e poesia. “Milva canta Merini: la poesia incontra la musica” è il titolo di questo raro e imperdibile evento in onore all’iniziativa padovana che vuole dare visibilità alla pratica teatrale quale strumento di terapia e riabilitazione delle persone che soffrono di disagio psichico, sensibilizzando così contro lo stigma che colpisce la malattia mentale. L’incontro di Milva con le poesie di Alda Merini dà vita ad un’opera segnata da un lirismo struggente, in cui non mancano momenti di orginale sperimentazione. Artefice di questo affascinante “connubio” è Giovanni Nuti, compositore e cantautore di grande raffinatezza, che con le sue musiche ha esaltato sia la profondità e la cantabilità dei versi della Merini, sia le doti interpretative di Milva. Le melodie avvolgenti, le soluzioni ritmiche ossessive, i sapori etnici e popolari sono assecondati dalla versatilità della voce di Milva, capace di variare su tutte le sfumature emotive. Della Biennale fanno parte anche un incontro e un convegno scientifico di alto livello sul tema del disturbo post-traumatico da stress (11 e 12 ottobre), due seminari pratici per addetti ai lavori sempre in ambito di teatro-terapia e ulteriori momenti di spettacolo e riflessione. |
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Meno male che finisce così..se no'era disperatamente infelice..!La Merini è da leggere con la consapevolezza che la sua sofferenza si è intrecciata inesorabilmente con la sua esperienza psichiatrica. A me piace questa: Chi ha paura della morte si offenda.La morte è una riviera musicale, il seno curvo della donna amata.Non c'è spazio tra l'uomo e la sua morte.Soltanto il batticuore di un nemico che ride al suo passaggio.(A.Merini)