Madoka ayukawa
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450 milioni di euro persi per colpa di chi non paga il biglietto. Un problema, quello dei viaggiatori abusivi, che le aziende del trasporto pubblico non si sono mai decise ad affrontare seriamente. Ma nei momenti di crisi non ci si può più permettere uno spreco di questo tipo, ed ecco che le societ corrono ai ripari nel tentativo di far calare drasticamente quel 19,3% che (secondo un'indagine Asstra) non paga il biglietto.
Il conducente si trasformer in controllore, come spesso accade sui pullman, grazie a un articolo dell'accordo fimato tra i sindacati e le associazioni di categoria (Anav e Asstra). In che modo funzioner il tutto? Come in molte citt del mondo (in primis Londra) i passeggeri potranno salire solo dalla porta anteriore e il loro biglietto sar controllato dal conducente. Nel caso risultassero sprovvisti, potranno decidere di acquistarne uno con un prezzo maggiorato di 50 centesimi oppure scendere dal bus.
In questo modo le associazioni di categoria sperano di riuscire a guadagnare di più, ma cosa ci guadagnano i conducenti? Per loro - oltre al bonus di 700 euro previsto per i 116mila lavoratori del traporto pubblico locale - ci sar un premio di produzione, che sar legato al miglioramento della lotta all'evasione ma che dipender dai singoli contratti aziendali.
A proposito di contratti aziendali: come si fa a mettere d'accordo le 1100 aziende che gestiscono il trasporto pubblico locale? Il viceministro uscente del Lavoro Michel Martone la spiega così: "Il contratto collettivo prevede solo una cornice generale che punta ad un salto culturale del settore. Ma poi saranno i contratti aziendali a stabilire le modalit con cui applicare le norme: su linee difficili in situazioni di particolare traffico, il controllore non potr anche occuparsi dei biglietti, e ci saranno squadre a terra incaricate".
La sperimentazione, intanto, è gi partita in alcune citt italiane, tra cui Torino: dal 10 aprile su due linee dei bus si può salire solo dalla porta anteriore mostrando abbonamento o ticket oppure acquistandolo dalla macchinetta a fianco della cabina di guida. La sperimentazione durer otto mesi, dopodiché si valuter se estendere la novit a tutte le linee della citt .
Altri tentativi invece non stanno dando i risultati previsti, ma a causa di errori assolutamente umani: a Reggio Emilia sono state installate macchinette automatiche per i biglietti vicino all'autista; ma, come raccontano i conducenti, sono state posizionate dietro all'abitacolo, con il risultato che gli autisti non vedono nulla.
Ma non si poteva puntare su novit più tecnologiche? "Un passo alla volta - spiega sempre Martone - Sarebbe bello avere un'app per smartphone che controlli i biglietti senza sprechi di tempo ed energie. Ma abbiamo un parco mezzi vecchio, i nostri autobus hanno 11 anni e mezzo rispetto ai 7 della media Ue, dobbiamo prima avere le risorse per cambiarli". Non che sia necessario cambiare tutto il parco mezzi per introdurre alcune novit , ma evidentemente in questo periodo anche adattare i veicoli comporta una spesa eccessiva.
È ancora presto per capire quanto tempo ci vorr prima che il conducente-controllore faccia la sua comparsa in tutta Italia. Di sicuro prima si attenderanno i risultati dalle citt che stanno facendo la sperimentazione, e poi bisogner vedere come si regoleranno le 1100 aziende di trasporto pubblico locale. Insomma, per i viaggiatori abusivi ci sono ancora parecchi mesi di viaggi a sbafo.
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