Sono un Brontolone

Di nuovo sulla neve


Ebbene si, nonostante le previsioni non fossero delel milgiori anche domnica siamo andati sulla neve. Le strade erano belle pulite, anche se l'ultimo pezzo era coperto ca una bella crosta di ghiaccio, ma che si può volere di più? Un muro di neve ai lati alto almeno un metro, la strada imbaincata, insomma perfetto.Il cucciolo che domre nel suo seggiolino, la portiera si apre un un filo d'aria freddo gli passa sul viso, un occhietto si apre pigramente e poi l'altro, si muovono da una parte e dall'altra, incontrano quelli di Mamma ed ecco he si fa strada, da sotto il ciuccetto, un sorriso.Tutto pronto, le ciaspole, i bastoncini, le ghette, ed ecco il patatino con i suoi doposci (decisamente presi in crescere) che entra nello zainetto e si parte.Il sole lo infastidisce un poco e la volgia di scorrazzare liberamente è ancora forte, ma dopo pochi passi ecco la sua manina a battere sulla spalla perchè vada più veloce. Lasciamo il sentiero segnato, il bello delle ciaspole è affrontare il manto nevoso immacolato, sentieri non ancora percorsi (alemno in questa stagione), galleggiare (non prioprio) sulla neve fresca. L'aria è frizzante ma complice il carico sulle spalle si sente caldo, oggi vogliamo arrivare sino al rifugio, il tempo c'è e la giornata è decisamente bella (alla faccia dei gufi del meteo). Pianopiano sento che il mio carico, da compatto si fa ondeggiante, segno che il cucciolo ha ceduto e sta beatamente dormendo... ma non troppo se mi fermo riecoc la manina battere.Al rigugio si sveglia come se qualcuno avesse premuto il pulsante "ON", vede un cagnolino e si agita nello zainetto sino quasi a rovesciarsi per carezzarlo, lo tiriamo fuori e, con i suoi passi resi ancor apiù incerti dai doposci enormi ed il terreno scivoloso si avvicina. Il cane lo vede e comincia a fargli le feste. La gioia del patatino è incontenibile anche se, quando il cane in un eccesso di affetto gli lava la faccia con la lingua è un po seccato, ma poi lo afferra e lo tratta come un peluches.Il sole comincia a farsi arancio, il riflesso sul lago, giù in pianura, è già bello rosso, melgio rientrare prima che faccia buio e la temperatura crolli (ci sono già -5°C).Il piccolo dorme per tutta la camminata, ma giunti alla macchina reclama la merenda. Poi crolal di nuovo fino a casa.È ora del bagnetto ma ha energie da vendere, così si infila il patatino in vasca con il papà a giocare, gisuto per contenerlo e lavarlo (anche s epoi sono dovuti venire i pompieri per tirare su tutta l'acqua che è riuscito a buttare fuori dalla vasca).Ora è con il suo pigiamino azzurro, che si stringe il suo orsacchiotto nel lettino ed attende il biberon della buona notte. Le guancette sono di un bellisismo colore rosato dal sole.Il biberon, lui che si mette comodo come un pascià, disteso con una gamba sopra l'altra mentre le manine afferrno il bibe e mentre succhia gli occhietti si chiudono finchè anche il bibe crolla sull'orsacchiotto e lui resta addormentato a bocca aperta.Grazie per l'ennesima bella giornata piccolo mio.