Sono un Brontolone

Oggi volevo chiudre la mia esperienza in Abruzzo, ma il destino, un destino crudele ha disposto diversamente.
Per un soldato, per un paracadutista, per un Guastatore la morte fa parte della vita, la si conosce, la si affronta, si impara a non temrla, ma più di tutto si impara a conviverci.

Mai una volta però pensi che ti possa cadere così vicina. Vicina come appartenenza non come luogo, certo io sono a casa tranquillo mentre i colleghi sono in missione. Solo in questi casi ci pensi di nuovo e pensi cosa voresti se fosse successo a te. Tutti o quasi vorremo che chi ci è vicino fossero orgolgliosi di noi, che non si lasciassero condizionare da quanto ci è accaduto.

Ma non è facile e più sei vicino a chi ha fatto l'ultimo lancio più sei colpito più sei a terra. Quando sei in teato però l'attività di aiuta a non pensare, a non provare rabbia, ma quando sei a casa hai tuto il tempo di riflettere.

Pensi a quello che fai a perchè lo fai, pensi a ciò che chiedi alle persone a te care, se ne vale la pena. Se il sacrificio che chiedi loro valga il tuo lavoro.

IO sono convinto di si, la Patria non è solol la comodità che ci sa dare, è morire per essa, perchè chi ne fa parte possa vivere in un mondo milgiore.

Si fa presto a dire "Armatevi e partite" - "C'è da fare un lavoro andate", ma è difficle essere i primi a muovere.

Io volgio che mio figlio possa avermi da esempio, possa pensare che suo adre è disposto da dare la vita perchè lui viva in un mondo milgiore e ne sia fiero, certo non vorrei che rstasse solo con sua madre,ma è un rischio che un soldato, un paracadutista, un Guastatore conosce accetta ed è disposto a correre.

Onori a chi ha fatto il suo ultimo lancio, grazie di averci ricordato cosa facciamo. Vicinanza ed affetto per i colleghi feriti.

Vicinanza e cordoglio per la famiglia.

Niente e nessuno mai ci piegherà.