« Quando il colpo cade vicino | Idee chiare » |
È si il tempo passa, più velocemente di quanto pensiamo, prima ancora che ce ne accorgiamo le date, le scadenze, le ricorrenze arrivano.
E come crescono in fretta i bimbi, no, nessun rimpianto e nessun rimorso, solo un momento per fermarsi e pensare a quanto abbiamo vissuto assieme, a quanto il piccolo Claudio sia cresciuto, quante conquiste abbia fatto. Si certo niente di eccezionale, tutto quello che qualsiasi bimbo della sua età vive e fa, ma viverlo assieme esserne bene o male co-protagonisti lo rende sempre speciale, quindi chi se ne frega dei soliti che penseranno “i soliti genitori che stravedono per il proprio figlio”.
Non stravedo per lui, ma sono orgoglioso e voglio ogni tanto concedermi di coccolarmi al pensiero dei suoi successi.
Giusto 3 giorni fa ha compiuto un anno e sei mesi, lo rivedo appena nato, con i nasino schiacciato, il cappellino di lana fatto dalla nonna, il suo respiro velocissimo, e lo rivedo ora, nel suo lettino che ancora poco e gli andrà piccolo, disteso addormentato con il suo coniglietto di peluches, lungo lungo ed il respiro profondo e regolare.
Confronto il suo tenermi la mano appena nato, quando afferrava qualsiasi cosa e la stringeva forte istintivamente, a quando prende la mia mano, sicuro, per affrontare una rampa di scale e la lascia non appena si sente sicuro.
Il suo chiamare “Papà” tutte le volte che vede qualcosa che è legato a me nella sua testa, il sedile di guida, il camper, la moto, il posto a tavola, e mentre lo fa indica l’oggetto il posto mi guarda e sorride tutto soddisfatto.
Le nonne che mi dicono farlo anche quando lo portano in giro, sono piccolissime cose ma che danno tanta gioia.
Avverto ora come cerchi di catturare sempre la mia attenzione quando siamo assieme, come per farlo a volte faccia, consapevolmente qualche “malanno” pur di essere al centro dei miei pensieri.
È tenerissimo quando si rende conto di aver combinato qualche guai, e con le prove del suo malanno viene a chiamarti, con la faccina dispiaciuta, e sollevando le manine vuote come a dire “è successo ma non so perché”.
E guardo le sue foto, segno immutabile di come cresca in fretta.
Incredibile come posso sfibrarti per la sua costante richiesta di attenzione ma quanto avere la sua foto sul desktop ti possa ridare serenità.
|
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Housewife82
il 18/07/2013 alle 16:47
Inviato da: dreaming_cri
il 19/05/2011 alle 15:06
Inviato da: dreaming_cri
il 04/04/2011 alle 11:55
Inviato da: rumbabimba
il 16/03/2011 alle 09:20
Inviato da: dreaming_cri
il 15/03/2011 alle 09:18