Woman in black

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Sex and the “Cinecittà”..
..…l’altra sera parlando con una persona su messenger, mi ha chiesto se ero contro i film hard, io ho risposto di no, anche perché ne ho girato uno…Alt! Fermi…già vi vedo… una metà di voi è lì dietro il monitor che si sta rotolando dalle risate, mentre l’altra metà è corsa verso la sua collezione di film porno per verificare in quale sono presente io… Un po’ di contegno su… Ebbene sì ho lavorato in questo genere di film, solo che ero dietro la macchina da presa, facevo l’assistente arredatore (lavoro trovato per sbarcare il lunario mentre cercavo di laurearmi). Niente da ridere… il regista (il più famoso del genere erotico in Italia), è un perfezionista, uno stracciamaroni non da poco, ogni cosa doveva essere perfetta come se l’era immaginata lui... Infatti… li vedo gli spettatori a disquisire sull’arredamento o sull’accostamento dei tessuti, mentre c’è una tipa nuda che si rotola sul divano. Comunque sia, sono stati i mesi più lunghi dell’anno. Si lavorava anche 12 ore al giorno e senza avere né sabati, né domeniche liberi, chiusi in un teatro di posa (tutta l’estate) senza aria condizionata, senza poter far passare il minimo filo d’aria perché l’attrice era sempre nuda e non si poteva raffreddare, poi a rendere peggiori le cose, sempre quella terribile puzza di sigaro…Comunque sia è sta un’esperienza che mi ha fatto riflettere, se rinasco, voglio lavorare di nuovo nel cinema (altro genere), ma davanti alla cinepresa.Si farò l’attrice… ciak si gira….stop… arrivederci a tutti è stato bello (minimo sforzo, massimo risultato). Anzi se qualche regista passa di qua e mi vuole ingaggiare adesso, sono pronta…l’oscar mi aspetta…...