Impressioni australi

Cool Ridge (è il nome di una bottiglia d'acqua di Spring Valley, perché non so che altro titolo dare al post)


Circa un paio di ore fa su Melbourne cadeva una pioggerellina sottile come nebbia (foggy), più adatta a una brughiera di Emily Bronte che non al Victoria. Ho scelto il momento adatto per annotare gli orari dell'autobus vicino a casa, e arrivato a metà della tabella Monday to Friday, bagnato fradicio senza essermene accorto, ho ripiegato il mio taccuino e sono rientrato a casa a piegare le mutande lavate questa mattina. Devo in qualche modo tenermi occupato.Se trovo il tizio che mi ha parlato bene del clima australiano, come già detto, avrei qualcosa da puntualizzare. Ma anche se trovo il tizio che mi ha detto che in Australia si trova facilmente lavoro, avrei due o tre questioni da chiarire. Non si tratta di snobismo, è che il cameriere proprio non sono capace di farlo. A parte che qui cercano persone con esperienza anche per lavori generici (addetti alle pulizie con esperienza di ogni modalità di pulizia - cacchio voglia dire), ma il cameriere ho provato a farlo in Italia, circa sei anni fa, e davvero non fa per me. Ho portato i caffé ai tavoli sbagliati, e mezzo rovinato un matrimonio. Forse il lavapiatti sarebbe meglio, ma lo tengo come ultima prospettiva, anche perché potrebbe dire doversi mettere nelle mani dei ristoratori italiani di Lygon Street, praticamente quei bravi ragazzi, e ho visto come trattano il personale. Esattamente come m..de. L'avevo già visto fare altrove. Ah, sì: in Italia.Anche il ragazzo slovacco che vive con me mi conferma che ai colloqui per gli addetti alle pulizie chiedono se abbiano già adoperato l'aspirapolvere in un contesto professionale. Ho trovato un ragazzo italiano in un ristorante una sera, calabrese, fa il cameriere, ma si vede che è uno sveglio, in gamba. Non come me, voglio dire. E' stato due anni in Scozia a fare il cameriere, e qui ha trovato subito impiego. Ma ripeto, è un ragazzo ben piantato, un marcantonio che sa muoversi, non un povero sprovveduto che quasi non ricorda la strada di casa.Cercando nella selva di annunci su internet ho cliccato su "apply" per un numero imprecisato di lavori, tutti quelli del settore film/radio/tv (escluso il modello, sto ancora lavorando sul mio sorriso piacione), ma pare che tutti siano spiacenti e che il mio curriculum non sia adatto, né come data entry, né per ruoli di servizio imprecisati, né per le aziende multimediali, e neanche come portiere notturno. Ho provato a propormi anche per quello, l'idea mi sembrava romantica, letteraria, mi vedevo in uno sgabuzzino alla livida luce di un neon con un televisore acceso e una coperta sulle gambe, in divisa, un po' come Antoin Duanel in Baci rubati di Truffaut. Ma niente da fare, pare ricevano valange di adesioni anche per fare il portiere notturno (o sono tutti insonni a Melbourne, o davvero ogni lavoro generico è oro colato), sono spiacenti e augurano buona fortuna. Nessuno mi aveva mai augurato tante volte buona fortuna in così pochi giorni. Porterà mica sfiga ricevere troppi auguri?Ora forse ho pretese troppo elevate se chiedo di fare il portiere, ma mi andrebbe bene anche distribuire i giornali gratuiti nelle stazioni. E' che lavori pesanti non sono capace di farli. Ho il massimo rispetto per chi li fa, ma io sono una frana. Ogni volta che ho aiutato mio padre a trasportare un mobile gli usciva un'ernia, perché in pratica lo sollevava da solo. Io ho il fisico di un novantenne, la prestanza di una collegiale zoppa coi brufoli senza amici.L'altro giorno ho aderito con indomita passione, rasentando ormai quasi la dipendenza, a un altro daily tour, che questa volta prevedeva l'assaggio dei vini della Yarra Valley. Contavo di ubriacarmi, onestamente, e di rientrare la sera intonando "Osteria numero uno" con i miei anziani compagni di viaggio. Invece gli assaggi che davano erano praticamente una lacrima di vino annacquato accompagnati a una scorza di formaggio. A pranzo mi sono ritrovato a mangiare roast-beef con due anziane neozelandesi e una coppia di pensionati canadesi, e lui citava tutte le marche di auto che gli venivano in mente associandole al paese (Ferrari, Italia!, Citroen, Francia!, Wolkswagen, Germania!, and so on). Ho approfittato per chiedergli informazioni sullo stato del lavoro in Canada, già che ci sono torno indietro dall'altra parte viste come vanno le cose. Ci hanno poi caricati sul Puffing Billy (non dite Billy Puffing come ho fatto io suscitando l'immotivata ilarità di un australiano), un treno che per gli australiani è un cimelio storico avendo poco meno di cent'anni. In proporzione è come un affresco medievale. Il treno va a carbone e passa tra le foreste (o presunte tali) che stanno a nordest di Melbourne. Niente di che. Assolutamente niente di che. Tentano di vendervi a venti dollari il dvd con la storia del treno, ma si tratta di una porcheria con la copertina stampata a computer in casa, roba adatta ai giapponesi. Tale zona, con alti alberi e zone per il picnic, ricorda molto una zona montana europea. Quando l'autista della corriera si è fermato annunciando il morning tea, io ho pensato a qualche pittoresca ed elegante sala da the con dolci e aromi pregiati. Invece il tizio ha estratto da sotto la corriera un tavolo arrugginito ripiegabile e un dispenser di the che ci ha servito in bicchieri di plastica con la sensazione di un gruppo di rom all'autogrill sulla Milano - Venezia in un mattino di nebbia di dicembre.Malgrado ciò, non dimenticate di consultare Duemiladucentodiciotto, Giraldi editore, il romanzo del mio idraulico Davide De Lucca.