Impressioni australi

Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata


Ho notato che se vai in giro con in mano i vestiti ritirati dal lavasecco, la gente ti guarda con rispetto, quasi ossequiosa. Tutti si spostano, ti lasciano passare: se quel tizio porta i vestiti al lavasecco significa che è degno del massimo rispetto. Timmy, non intralciare il signore, non vedi che ha in mano i vestiti del lavasecco? E' una persona migliore di noi. Bastano un appendino e il cellophane, e improvvisamente diventi un'autorità. Stavo pensando di farlo anche con le camicie sporche, le metto su un appendiabito, ci metto il sacco del lavasecco attorno, e giro per il centro. Nei momenti in cui mi sento disistimato.Cari Voi, spero che questa mia vi trovi tuti bene e che al paese state tuti bene e che il racolto quest'anno sia buono e le vacche grasse. Qui in Australia a gennaio fa caldo ed è difficile lavorare la tera perché il sole brucia tuto e tu sei lì che semini qualcosa e a un certo punto un albero prende fuoco e tu dici "Eh che caz'...". A maggio, invece che caldo, comincia a fare fredo, e non sai mai che cappello mettere. Non ci sono le vacche, ma ci sono i canguri, che sono simili a una vacca, solo che stanno su due sampe, e hanno una coda diversa, e anche il muso hanno diverso, e anche il pelo. Insoma, non è mica tanto vero che somiglia a una vacca, è più un altro animalo. Salta. Se potete, mandate di nuovo due salami e tre caciotte, e anche una ragassa in età da prender moglie. Dite al prete che qui la gente vanno in chiesa con le infradito, e chiedete se si può fare, perché qui ho chiesto e mi hanno deto "No worries, man!", che sarebbe tipo "Nun te preocupà". Ho ancora ne li occhi il colore della nostra terra, e prego sempre la Madonna che mi ha portato qua, anche se ancora non ho capito a fare cosa. Saluto tuti quanti e vi auguro felicità. PS: non dimenticate i salami e la ragassa da prendere in moglie che qui se no non si mangia e ci si 'noia.Questa settimana ho scoperto che il ragazzo indiano è stato sfrattato, e la cosa mi ha sorpreso alquanto, dato che i padroni di casa sembrano essere estremamente tolleranti e flessibili. D'accordo, a mezzanotte telefonava a Delhi sbraitando, cantava quando andava di corpo, ascoltava i musical bolliwoodiani fino alle tre del mattino a tutto volume, cucinava a ore impensabili producendo afrori che si impregnavano ovunque per giorni, ma pensavo che non sarebbero arrivati a dargli il preavviso. Povero cristo. Deve cambiare casa e traslocare i suoi tre bauli di spezie. Sabato scorso ho litigato due volte. La prima, prendendo l'autobus. L'autista (che sono quasi sicuro fosse italiano, lo dico per l'accento e per i modi particolarmente sgarbati) stava tirando dritto senza aspettare, perché ancora non ero arrivato alla fermata. Gli ho fatto un cenno e mi sono messo a correre. Quando sono salito mi ha detto che la prossima volta avrei dovuto farmela a piedi. Io gli ho fatto notare che era in anticipo di cinque minuti. Lui mi ha detto di no, secondo il suo orario. Io gli ho detto di sì, secondo l'orario affisso sulla tabella della fermata. Lui ha sentenziato di non guardare l'orario della fermata, ma soltanto il suo. Io ho replicato che invece non posso vedere il suo di orario, ma solo quello della fermata, e quello della fermata diceva 2 e 46, e in quel momento erano le 2 e 42. Ho vinto io.La seconda volta ho litigato dopo dieci minuti con la cinese che fa i pancake alla stazione. Volevo un pancake, così ne ho chiesto uno alla cioccolata. Lei mi ha chiesto se avevo mai provato l'omelette alla cioccolata, che è uguale, ma più grande, più buona e costa uguale. Io ho detto di no, grazie, che volevo un pancake. Lei mi ha detto che c'erano da aspettare dieci minuti. Io ho risposto va bene. Poi mi ha chiesto se ero proprio sicuro: davvero non volevo l'omelette alla cioccolata, che era uguale, ma più grande, più buona e costava uguale? Io l'ho guardata fisso, e alla fine ho ceduto. Fair enough, prendo l'omelette alla cioccolata, allora, uguale, ma più grande, più buona e allo stesso prezzo del pancake. Solo una domanda: per quale ragione mettete sul listino i pancake alla cioccolata, quando esiste l'omelette alla cioccolata, che in quanto uguale, ma più grande, più buona e dell'esatto valore di un pancake, rende del tutto vana l'esistenza del suddetto pancake, poiché, per un'elementare legge commerciale, nessuno sceglierà mai un pancake alla cioccolata se costa come un'omelette alla cioccolata, ma è più piccolo e più cattivo?Ora incontro quasi ogni sera sull'autobus un folle. La prima sera, con tredici gradi, se ne stava in canottiera alla stazione e lanciava una bottiglia di plastica mezza piena d'acqua (non lo dico per fare l'ottimista, ma c'era dentro un po' d'acqua perché creasse un po' di peso) cercando di fare canestro in un cestino. Nel farlo seguiva una rigida regola: doveva stare dietro la linea gialla e lanciare una parabola. Se faceva canestro (evento quanto mai raro) esultava, in caso contrario si lasciava andare a bestemmie e imprecazioni. All'arrivo dell'autobus è salito, ha pagato il biglietto (si tratta di un pazzo che segue le regole), e si è seduto, tutto esaltato perché aveva appena fatto canestro. Manco a dirlo, ha trovato un altro matto che gli ha dato corda, e i due hanno cominciato a commentare l'esibizione del funambolo lanciatore di bottiglie (mezze piene). Questo per dimostrare che qualunque australiano è in grado di parlare per ore con inaudita competenza di qualsivoglia evento sportivo o presunto tale. L'ultimo lancio è stato bello, eh sì ho visto, e quello che è entrato per poco?, ah anche quello era un bel lancio, tanto così ci mancava eh, sì infatti, perché io stavo dietro la linea gialla e lanciavo, eh ma era un bel lancio l'ultimo, e quello che è entrato?, quello era perfetto. Eccetera. Il giorno dopo era a torso nudo, con dodici gradi, e si era rasato a zero barba e capelli. Spero non lo abbiano esonerato dalla lega.