Impressioni australi

Ultimi giorni, ultimi aggiornamenti


Venerdì ultimo giorno di lavoro con annessa festicciola. Cosa che odio assolutamente e la cui idea mi ha assillato per tutta la settimana, ma ne sono uscito indenne. I miei colleghi hanno fatto recapitare alcune pizze per pranzo. Poi mi hanno fatto una sorta di regalo simpatico: una borsa contenente tazze, portachiavi e altri oggetti griffati dell'azienda, boomerang e vegemite. Quest'ultimo, per chi non lo sapesse, è una specie di crema da spalmare sul pane (o a vostro piacimento), tipicamente australiana, e che non mi sono mai azzardato a provare. Ma ci sarà una ragione per cui, come il footy, non esce dai confini insulari. Quando l'hanno saputo hanno provveduto dicendomi che non potevo lasciare il paese senza provarla. Il barattolo che mi hanno regalato è ancora immacolato.Negli ultimi giorni, dopo una cena a base di specialità dello Sri Lanka da una nostra amica, e altre cene etniche, mi aspettano una conferenza sull'origine dell'universo e cene di arrivederci. Siamo stati, domenica scorsa, a Ballarat, nella maggiore attrazione turistica: un villaggio ricostruito dei tempi della corsa all'oro, con tanto di discesa sotto terra e altre amenità in tema. Credevo che nell'ultimo periodo avrei provato una sorta di nostalgia, del tipo malinconico, di quando si parte. Beh, è una sensazione mista in realtà. Difficile spiegare. Molte cose qui mi irritano ancora fortemente, ma dall'altro lato c'è un po' di ansia da ritorno. Quello che mi irrita, di nuovo, è difficile da spiegare, ma alcune cose le ho elencate. Vorrei comunque sottolineare come, dal mio punto di vista, e relativamente a Melbourne, non è vero che gli australiani sono così friendly. Anzi, credo di essermi confermato ed essere diventato più maleducato di quando sono partito per un certo senso di emulazione riflessa. Nei ristoranti, nei take-away, nei bar, nei negozi, non esiste buongiorno, non esiste arrivederci e grazie, tanto meno sir o madam. Next please, sorrisi di cortesia, no worries. Poco altro. Per strada è lo stesso. All'inizio credevo fosse solo una mia impressione, ma dopo un anno è un dato obiettivo. Sono ruffiani solo quando cercano di venderti qualcosa, altrimenti l'impressione è che sputino addosso. Interessante vedere ora in tv, un branco di ragazze australiane spedite in Inghilterra a imparare l'educazione (il caso è ovviamente estremo e televisivo, ma rende l'idea). La morale è: non fidarsi degli australiani.Non tirerò somme, ma bene o male ho completato l'anno che mi ero prefissato. E soprattutto: non ho mai visto un'intera partita di football e non ho assaggiato il vegemite. Ora passiamo alla premiazione de "I lettori del blog" che hanno inviato in redazione il coupon per essere estratti. Al terzo posto, la signora Mariolina da Vigevano riceve un set di pentole e un barattolo di vegemite. Al secondo posto, il signor Filippo da Pescara, si aggiudica un tv color, l'abbonamento a una rivista a scelta, un telefono cellulare e un barattolo di vegemite. Al primo posto, la signora Carla di Pistoia vince una fornitura a vita di vegemite e la possibilità di selezionare una battuta relativa al blog che è la seguente: "La receptionist del posto dove lavoravo aveva il seno talmente grosso che arrivava in ufficio dieci minuti prima di lei".