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Lampadine

Post n°36 pubblicato il 04 Luglio 2009 da garfield007

Non avendo aggiornato il blog di recente, la redazione è stata sommersa dalla corrispondenza dei lettori che reclamavano qualche nuova lettura della loro rubrica preferita. Ad esempio, il signor Ruggero da Pistoia chiede se sia possibile rispolverare "La corrispondenza dei lettori" per soddisfare la curiosità di alcuni di loro. La risposta è assolutamente affermativa.

Prima di tutto. Non ho aggiornato il blog di recente per una sorta di bancarotta di vicende,  meglio per la momentanea grippatura personale in una specie di limbo dovuto a una routine quasi consolidata. Cosa intendo dire. L'altro giorno ho compiuto il mio ottavo mese di permanenza in questo buffo paese, e quindi probabilmente non vedo più le cose con lo stesso interesse con cui le vedevo all'inizio, e non tutto mi sembra bastevolmente intrigante da essere riportato nel presente contenitore internettiano. E grosso modo direi che questo è il motivo della recente latitanza.

Un'amica di Melbourne mi dice che emissari del governo stanno passando a bussare casa per casa per effettuare l'installazione gratuita, qualora l'utente lo desideri, di lampadine a basso consumo energetico. Iniziativa governativa per stimolare quindi il risparmio elettrico. Io le ho detto che nel frattempo, in Italia, emissari del governo stanno passando casa per casa a rubare le lampadine - che l'utente lo desideri o meno poco importa. L'iniziativa governativa è per racimolare qualche luminaria in più in vista delle feste estive di Villa Certosa.

Ieri sera sono uscito a cena coi miei conquilini, Miro, il ragazzo slovacco, e Hitomi, la ragazza giapponese. Una delle mie studentesse di recente mi aveva consigliato un ristorante italiano in una delle zone "posh" (il virgolettato lo uso non per la parola anglofona, ma perché "posh" in Australia è un concetto relativo, che vuol dire invece delle infradito per una sera metto le scarpe da ginnastica) della città. Siamo andati lì a cena. Il sito internet mentiva parlando di ambiente informale e prezzi economici. Se non altro non era il classico ristorante italiano stereotipato con le tovaglie a quadri rossi e bianchi. Per carità, cibo raffinato e fatto molto bene, nulla da dire. Dalle pappardelle al ragù di cinghiale al risotto, dalla tagliata di manzo alle capesante, e verdure pastellate con fonduta di taleggio, eccetera, con tanto di spritz (almeno otto mesi che non ne bevevo uno). Il problema è stato che il rapporto quantità-prezzo era abbastanza irritante. La politica del ristorante è quella di dividere le porzioni tra i commensali. Benissimo, così puoi assaggiare di tutto. Ma a occhio e croce devo aver mangiato (sono in grado di contarli con una certa precisione) circa venticinque bocconi di cibo - poco più di un dollaro a boccone - visto che i piatti erano di dimensioni ridicole: irrisori, adatti a dei bambini per un antipasto. Siamo quindi andati al Red rooster (un fast-food australiano - nella pubblicità un tizio australiano è per le strade di New York e chiede dove sia un Red Rooster lì vicino, ma nessuno lo sa: e per forza, dice lui, perché Red Rooster è solo orgoglio australiano) per prendere un po' di patate e pollo fritti, e siamo tornati a casa a bere. La conversazione dopo un po' è divagata sul sesso (come se io avessi tutte queste cose da raccontare, ma mi difendo con qualche basilare aneddoto), e abbiamo constatato che Miro è il più attivo dopo l'insospettabile coinquilina obesa della Mauritius (secondo le indiscrezioni della ragazza giapponese), anche alla luce di un annuncio erotico a suo nome che appare constantemente sul giornale (ovviamente è un caso di omonimia perché si definisce alta, esotica e snella mentre la nostra coinquilina risponde solo a due caratteristiche su tre). Ma pare che comunque vengano a farle visita di frequente due tizi diversi. Io ovviamente non ho mai notato nulla. Durante la conversazione, non ho mancato di esprimere il mio interesse per le divise delle liceali.

Direi che una bella "impressione" (intesa come istanea interiore) di Melbourne sia composta da alcune serate passate in centro con la coppia di amici svizzeri. Un paio di settimane fa sono andato a cena a casa loro, anche una loro amica dello Sri Lanka era invitata (una ragazza molto simpatica e spiritosa). Si possono permettere un grazioso appartamento in centro non lontano dal waterfront. Mi piace vagare per il centro città di notte tornando a casa dopo essere stato a trovarli. Lungo le strade c'è la fila di persone che entra nelle discoteche, i tifosi che tornano dalle partite di footy, gente sorridente che cammina per strada. I treni sono spesso affollati di notte, unica cosa irritante, di gente con sciarpe e bandiere, ma assolutamente calma e pacifica. Questo è decisamente significativo. A proposito di treni e mezzi pubblici, ho notato che ad alcune ore del giorno e della notte, in un vagone qualsiasi, solo il cinque percento dell'utenza è di razza caucasica.

Le domande dei lettori: la signora Mariolina da Viterbo chiede quali siano i principali supermercati di Melbourne. Risposta: sono Coles e Safeway, Melbourne è contraddistinta da dualità. Il signor Taddeo da Monopoli chiede quali siano i principali quotidiani di Melbourne. Risposta: sono Herald Sun e The Age, il primo gossipparo, con foto a colori e un po' di scemenze, il secondo di stampo più conservativo e serioso; io personalmente preferisco The Australian, che è nazionale, e al lavoro è sempre disponibile durante il morning tea perché nessuno lo legge. La signora Caterina da Ivrea chiede a che ora chiudono i negozi. Risposta: è molto seccante, signora Caterina, che in molti posti chiudano alle cinque di pomeriggio anche di sabato, e per sentirsi dire che in Italia siamo pigri e facciamo un sonnellino da l'una alle tre perché teniamo i negozi chiusi, ma almeno fino alle sette e mezza di sera sono aperti. Il signor Anacleto da Grosseto chiede se la comunità cinese di Melbourne sia molto estesa. Risposta: ci sono quartieri praticamente cinesi e quando ci passi ti sembra di essere finito in un sobborgo di Pechino. La signora Benedetta di Nuoro chiede se sia vero che il primo ministro australiano Kevin Rudd sia apparso in tv con Sacha Baron Coen alias Bruno in un talk show tipo David Letterman de noantri. Risposta: è vero, Coen sta promuovendo il film su Bruno e il primo ministro si è dimostrato molto simpatico e alla mano - sarà che, abituato al posto da dove vengo io, qualunque altro primo ministro mi pare adorabile. La signorina (ci tiene a precisarlo) Katia da Domodossola chiede se sia vero che Tom Cruise e signora si trovano in città. Risposta: è vero, alloggiano al Crown Casino perché Katie Holmes sta girando un film in città; Katie Holmes era carina un tempo, ora l'uomo deve averla completamente rimbecillita con Scientology e pare mia nonna (ma sotto sedativi). Infine il signor Carmelo da Gemona chiede quale sia il metodo migliore per potare una pianta di melograno. Risposta: non lo so, temo abbia sbagliato rubrica a cui indirizzare la domanda, signor Carmelo, ma La ringrazio comunque. 

 
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