insufficienza

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Quando qualcuno mi dice  “Cosa dici? Cosa fai? Non è da te!” divento una furia. Ci fu una volta in cui desiderai morire. Non solo lo desiderai ma ero pronta per farlo. Un attimo. Un’eternità. Ancora oggi se ci penso mi sorprendo. E mi vengono i brividi. E ogni volta penso “come hai potuto, non è da te!” e mi infurio. Però è vero. E’ la cosa meno da me che potessi desiderare di fare. Troppa vita scorre nelle mie vene. Però ero sicura che sarei morta, e non lo sopportavo. Così desiderai di morire.  Non lo feci. Per varie ragioni. Non ero ancora malata terminale. Però io da allora so che se mi ammalerò ancora e senza speranza lo farò. Sarò capace di farlo. E non in un momento di follia, come ho sempre pensato possa farlo un uomo. In un momento di determinata sanità. E saperlo mi fa pensare “ma  non è da te!” e mi infurio. E al contempo mi rilasso. Tanto so che se mai un giorno dovessi riammalarmi…lo farò. Anche se è la cosa meno da me che possa fare. (Sono infuriata).