Creato da ilsitodelmistero il 02/06/2009
Esoterismo, misteri, antiche civiltà...
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http://it.notizie.yahoo.com/46/20110203/video/vod-avvistato-ufo-nei-cieli-di-gerusalem-7a27113.html
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Ciao,
Vi seganlo un piccolo sito sull'alchimia:
http://www.hermeticum.info/it/home2.html
Ciao
Vito Foschi
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Vi segnalo il progetto di catalogazione delle cosidette tavolette enigmatiche, manufatti di terracotta diffusi "tra l'Italia settentrionale ed i Carpazi fino al Basso Danubio, in un'estensione cronologica che procede dal Bronzo Antico evoluto (ca. 2100 a.C.) fino al Bronzo Medio avanzato (ca. 1400 a.C.)"
..."presentano costantemente serie di segni geometrici impressi su piccoli solchi orizzontali, molto simili tra loro sia nella forma sia nella disposizione all'interno del campo grafico."(citazioni dal sito).
http://www.tavoletteenigmatiche.it/
Saluti
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Tratto da "il Giornale" del 4 gennaio 2010
Turchia Un villaggio usa ancora il greco di Giasonedi Redazione
Il greco di Giasone e degli Argonauti sopravvive ancora oggi in un dialetto parlato da poche migliaia di persone in un’isolata comunità nel nord-est della Turchia, in quella che durante l’antica Grecia era la colonia di Pontus. In una scoperta senza precedenti per i linguisti, il dialetto Romeyka, una varietà del greco di Pontus che veniva parlato nella zona migliaia di anni fa, è più simile al greco antico nel suo vocabolario e nella sua struttura di qualsiasi altra lingua parlata oggi. Secondo gli studiosi, potrebbe servire a meglio comprendere l’evoluzione della lingua di Omero dalla sua forma antica a quella odierna. «Il Romeyka conserva un numero sorprendente di caratteristiche grammaticali che danno un sapore greco-antico alla struttura del dialetto», ha dichiarato Ioanna Sitaridou, docente di filologia romanza dell’università di Cambridge. Un’analisi della grammatica Romeyka mostra come il dialetto sia per molti versi simile alla lingua parlata quando l’influenza della Grecia sull’Asia minore era al suo apice, tra il quarto secolo prima di Cristo ed il quarto secolo dopo Cristo. A preservare il dialetto per così tanti tempo è stato il profondo isolamento della comunità che lo parla: stretti in un piccolo gruppo di villaggi nei pressi della cittadina di Trabzon - in un’area che circa 1.000 anni prima di Cristo sarebbe stata per l’appunto visitata dall’equipaggio della nave Argo nel suo mitico viaggio per il recupero del vello d’oro in Colchide - i parlanti Romeyka raramente si sposano al di fuori dei loro clan e ancora oggi suonano uno strumento molto simile alla lira. Il dialetto è tuttavia in pericolo, a causa dell’emigrazione dei giovani e dell’influenza turca. Con soltanto 5mila persone a parlarla, il Romeyka potrebbe diventare una lingua tradizionale, non più una lingua viva. Con la sua scomparsa se ne andrebbe un’opportunità di svelare come la lingua greca si è evoluta.
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Vi segnalo l'uscita del nuovo numero di Lex Aurea. Tra i tanti articoli potrete legerne uno mio. A voi scoprire quale. L'indirizzo:
http://www.fuocosacro.com/pagine/lexaurea/lexaurea38.pdf
Ciao
Vito Foschi
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Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 14:09
Inviato da: ilsitodelmistero
il 25/07/2010 alle 20:18
Inviato da: Lycantropos
il 08/07/2010 alle 10:04
Inviato da: ilsitodelmistero
il 21/04/2010 alle 22:18
Inviato da: ilsitodelmistero
il 21/04/2010 alle 22:17