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NESSUNO TOCCHI CAINO!


Ho letto un articolo su un giornale che mi ha fatto pensare, lo so penso troppo, e se qualcuno trova l'interruttore per spegnermi mi fa una cortesia.Caino e Abele, l'eterna lotta tra il bene e il male, ha un terzo soggetto da inserire nello scenario: il buonista o per meglio dire " il furbetto della bontà"Credo che sia più deleterio ascoltare uno di loro per qualche minuto, che stare per ore ad ascoltare un "cattivo" che mi scarica addosso la sua vera faccia, il suo vero pensiero, riguardo alla vita, riguardo me stessa, e l'mmirazione che mi suscita direi è smisurata.Ci vuole coraggio ad essere "cattivi" è faticoso, bisogna prendersi la responsabilità totale di questa scelta, bisogna esporsi in prima persona, trovare il coraggio di dire " mi stai sulle scatole" e pagarne le conseguenze.Nessuno è totalmente buono, forse i santi per chi ci crede, abbiamo tutti i nostri lati negativi, ma questo esercito di Abeleboys e girl, si moltiplicano e si insinuano ovunque, nella nostra vita, nella politica, in televisione, nei media, nel web e ci propinano una visione ipocrita di se stessi e del loro modo di rapportarsi con gli altri.Basta guardare tantissimi siti nel web, tutti espongono 2000 bannerini, salviamo i cani, i gatti, i criceti, una candela per tutti, ricordiamo, non dimentichiamo, salviamo...ma la domanda è: chi ci salva da loro? Chi ci salva dalla melassa appiccicosa di parole dette per fare effetto, da nuvolette e fiorellini e stelline, che non partono dal cuore ma dall'esigenza di mostrarsi buoni, magnanimi, nascondendo un coltello dietro la schiena? Gli indiani d'america la sapevano lunga " il cane che lecca la mano non vede il coltello che l'altra nasconde" citava un capo indiano.Rivaluterei il "Caino" così tanto bistrattato negli anni, quello che non fa il simpatico per forza, ma ha dalla sua la lealtà, la chiarezza, i cui intenti sono alla luce del sole, quello dal quale so cosa aspettarmi, anche niente, ma so a chi mi sto rivolgendo, che non mi illude e non si insinua in modo mellifluo.E la televisione che propone programmi che grondano miele, addirittura usando le adozioni a distanza, non chiamate con il loro giusto nome, aiuto, sostegno...non sarà tuo quel bambino, nessuno ti dice che forse i tuoi soldi non andranno a lui, ma a tutti quelli che ne avranno bisogno, ma allora diciamolo...non facciamo leva sui sentimenti dei genitori mancati, non facciamo uscire quelle inutili lacrime, non diamo spazio a chi si presenta come portatore di bontà.Posso solo augurarmi che questa schiera di buonisti abbia una vita breve, che i cainoboys riescano a sconfiggerli, meglio una carezza al mese vera, che 100 al giorno false, non è un inno alla cattiveria gratuita, o al cattivismo che fa tendenza, ma è un "basta" al qualunquismo che fa tanto rima con opportunismo.scritto da: sissunchi