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IL BAMBINO DI JENNIFER


La foto del bambino di Jennifer, la ragazza uccisa al nono mese di gravidanza dal suo ex, è stata pubblicata in prima pagina dal "Gazzettino", detta così questa notizia fa pensare a uno scoop giornalistico di pessimo gusto, la solita storia dell'uso del dolore, delle immagini shockanti per alzare le vendite, invece dietro a tutto questo c'è una donna: la mamma di jennifer, la nonna di quel bambino mai nato Hevan. L'intento di questa donna è dimostrare che si tratta di un duplice omicidio, nonostante per la legge non è considerato persona, ma feto, in quanto mai nato. Un modo disperato, criticato, condannato, ma forse soltanto colpendo profondamente l'animo delle persone, si riesce ad avere una reazione o l'attenzione, il suo ragionamento non fa una piega " Il Papa ci dice che non dobbiamo abortire perchè sono vite umane fin dall’inizio - e poi giuridicamente non sono considerate vite umane. Cosa devono fare le donne?». Lo ammetto, con un filo di vergogna, sono andata a cercare quella foto, e quando l'ho visto, ho visto quel bambino, scusate ma feto non mi viene di chiamarlo, con un cappellino in testa ho avuto la reazione istintiva di accarezzare il monitor, non ho provato orrore o raccapriccio, non ho provato sdegno al pensiero che sua nonna aveva deciso di mostrare il suo viso. Il gesto è stato duramente condannato dal garante della privacy, il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto ha aperto un fascicolo, dopo aver ricevuto fin dalla prima mattinata esposti e segnalazioni, il segretario della Federazione Nazionale della Stampa l'ha chiamata "follia giornalistica", la redazione del giornale che ha pubblicato la foto si è dissociata dalla scelta fatta dal suo direttore. Eppure negli anni ci hanno abituato ad immagini anche più cruente, bambini dilaniati dalle bombe, cadaveri di bambini fuori da una scuola, bambini mutilati da colpi di macete, allora perchè una reazione così unanime e negativa? Forse le persone preferivano avere nella propria memoria un 'immagine personale, forse le coscienze sono state troppo sollecitate e scosse, forse veramente un'etica morale è stata violata. Sarebbe banale e scontato dire che a volte il fine giustifica i mezzi, ma siamo sicuri di questa banalità? Non mi sento di condannare la mamma di Jennifer e trovo la sua scelta una scelta coraggiosamente disperata, lo ha fotografato lei con il cellulare, e me la immagino scongiurare il direttore di quel giornale, spero solo che qualche magistrato consideri la possibilità di accusare l'assassino per duplice omicidio, ma io di legge non so niente....sto scrivendo con il cuore. Posso solo augurarmi che quel piccolo con il cappellino, feto o bambino, che Hevan abbia giustizia....e che tutti quelli che hanno scritto o pensato che è stato un gesto patetico vestire con completino bianco un bimbo mai nato, pensino che un piccolo gesto aiuta chi rimane a non impazzire e che questa donna distrutta ha iniziato una lotta da lì....da un completino bianco.scritto da: sissunchi