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Prima di esporsi al sole, ecco i prodotti giusti


Con le prime timide esposizioni al sole, le brutte sorprese non mancano. Il colorito non è mai uniforme, la melanina non ha ancora espresso il meglio di sé - le servono infatti 36 ore per affiorare sulla superficie epidermica - e il rischio scottature rimane sempre in agguato. Come ovviare a questi piccoli, ma visibilissimi incidenti di percorso? La risposta più ovvia sarebbe un trucco che nasconde. Ma la ricerca cosmetica è andata oltre, mettendo a punto delle specialità che coniugano due o più performance. Questo è l'obiettivo dei nuovi compact, per metà fondotinta che coprono e uniformano la carnagione e per metà solari che la proteggono dai primi raggi ultrastrong. Così è anche la nuova generazione delle teinté, una specie di creme idratanti full-optional che mentre idratano, vivacizzano il colorito, combattono lo stress, frenano l'azione nociva dei radicali liberi, schermano e opacizzano. Non da meno le terre: da sempre esal tatrici delle prime abbronzature, oggi vantano meriti ben più nobili, come proteggere e mantenere il giusto tasso di idratazione. Tutte soluzioni express talmente trasversali da divenire i cosmetici-jolly nel beauty case delle vacanze d'accordo, ma soprattutto ad assurgere a trucco-trattamento doc per i primi caldi metropolitani. Perché oltre a valorizzare con un tocco di colore, garantiscono a qualsiasi carnagione un risultato finale naturalissimo e luminoso. Bentornate formule colorate, dunque, che sono scomparse per molte stagioni. Rinnovatissime nelle formulazioni: in gel per le pelli miste e tendenzialmente grasse e più cremose per quelle aride, questi preparati sono concepiti innanzitutto per idratare e proteggere. Anche se il loro punto forza è regalare al viso un aspetto radioso. In aggiunta a vitamina E, burro di karité, aloe vera e ceramidi, non mancano mai infatti micropigmenti che diffondono la luce in modo tridimensionale e multidirezionale. Il risultato? Impecc abile: carnagione vellutata e setificata, rughe e segni d'espressione visibilmente attenuati e, grazie alle virtù waterproof, una tenuta eccezionale all day long. Compatta o no, la terra è il blush di una notte di mezza estate perché suo compito primario è esaltare e uniformare i primi accenni di abbronzatura. Va distribuita con un pennellone su tutto il viso, collo compreso. Mai una sola passata: meglio 2/3 ritocchi proprio per evitare le concentrazioni di colore, dicono i truccatori.Protezione innanzituttoSotto il sole bisogna sempre proteggersi, sia che si abbia una carnagione chiara sia che la carnagione sia scura o la pelle già abbronzata. La scelta del protettivo solare deve essere fatta in base al proprio fototipo, il momento della giornata in cui ci si espone, la zona (es. montagna, tropici, mediterraneo, ecc.) e l'eventuale presenza di superfici riflettenti (es. neve, sabbia, mare, ecc.). Il solare andrà scelto in base al fattore di protezione, un numero che dà un'indicazione su quanto tempo è possibile stare al sole applicando quel prodotto prima che la pelle si scotti: nella scelta il farmacista può essere di valido aiuto. Il protettivo andrà applicato almeno mezz'ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di passare attraverso lo strato superficiale della pelle. L'applicazione andrà inoltre rinnovata nel corso della giornata: infatti la sudorazione, lo sfregamento con i teli da spiaggia, i bagni e le docce frequenti, o una disomogenea applicazione riducono la capacità protettiva del prodotto. L'applicazione costante di un protettivo solare garantisce inoltre una maggiore idratazione degli strati più superficiali dell'epidermide, contribuendo a preservare l'abbronzatura più a lungo.Quale prodotto solare scegliere?Le linee di prodotti solari propongono diversi prodotti, crema, olio, latte, gel, spray, acqua solare. In generale, le creme e i gel sono indicati per il viso o per parti del corpo non estese (es. spalle e decolleté), mentre le altre formulazioni sono indicate per tutto il corpo. Gli oli solari, che normalmente hanno fattore di protezione basso, conferiscono lucentezza alla pelle, il che facilita la penetrazione delle radiazioni, ma non sono consigliabili nel caso di carnagioni chiare. Infine, meglio optare per prodotti resistenti all'acqua, in grado di mantenere la loro efficacia anche dopo 40 minuti di immersione nell'acqua. Questi prodotti hanno una migliore persistenza sulla pelle e sono indicati soprattutto se si suda molto o si fanno bagni frequenti.Ottenere una bella abbronzatura si può...Oltre ad utilizzare un protettivo solare adeguato, basta seguire alcuni semplici accorgimenti: Esporsi in modo graduale: nei primi giorni di vacanza al mare è opportuno abituare progressivamente la pelle al sole. L'abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente e solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un'abbronzatura duratura. Non si può stare al sole quando e quanto si vuole: ricordarsi che i momenti migliori per abbronzarsi il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio. Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15). Stare in movimento: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.  Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole; attenzione però, l'effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature e la disidratazione. Attenzione anche alla dieta. Alimenti ricchi di vitamine sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: la vitamina C (che si trova in abbondanza in peperoni, agrumi e kiwi), la E (uova e broccoli) e la A - betacarotene (vegetali a polpa rossa o gialla). Gli integratori alimentari a base di betacarotene contribuiscono a conferire un piacevole colore dorato, anche se non forniscono protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette. Autoabbronzanti, si o no? Gli autoabbronzanti risultano essere un buon alleato per gli appassionati della tintarella: consentono infatti di ottenere una buona pigmentazione cutanea, seppur destinata a scomparire nell'arco di 2 o 3 giorni, in poche ore e in assenza di sole. Ottimi dunque per i primi giorni, quando ancora la pelle non è abbronzata, in quanto consentono di esibire una bel colore dorato, ma anche una volta rientrati in città, per conservarlo più a lungo. Attenzione: gli autoabbronzanti non conferiscono alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette. E infine il doposole: dopo l'esposizione la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, tenendo tuttavia presente che la pelle si rinnova continuamente, eliminando gli strati superficiali, per cui l'abbronzatura è destinata prima o poi a scomparire.di: ladeadeiventi