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Marilyn Monroe….i suicidi sono omicidi timidi?


Cesare Pavese lo affermava con  convinzione, io me lo chiedo pensando alla sua morte e soprattutto alla sua vita, una “piccola vita” che è stata tragicamente, la lunga preparazione ad una morte in grande stile.E’ come se lei, Norma Jean , avesse accettato ogni fase dello sfruttamento progressivo di se stessa al solo scopo di uscire di scena, in una notte, nel modo più spettacolare possibile.Nessun biglietto, nemmeno una riga, nessun saluto, ma solo un dito puntato verso un telefono, in una casa modesta, troppo per una grande star, in un letto sfatto e sporco, offrendo lo spettacolo del suo corpo senza veli.Verso chi era puntato quel dito….forse accusatore? Forse contro se stessa, forse contro sua madre, forse contro chi promettendole amore l’aveva illusa, delusa, nel dubbio perenne di essere amata come Marilyn non come Norma, nella paura di invecchiare, sicuramente non per paura di non piacere più al pubblico, ma per quel timore che in fondo regna in ognuno di noi: restare sola.Idolatrata dal mondo ignorata da chi amava, prima come essere umano, poi come possibile moglie, insospettabile il suo desiderio di una vita mediocre e serena, l’impossibilità di essere “normale”.E si ripeteva spesso “Che cosa sono io?…..una monumentale finzione” i suoi tentativi di cambiarsi, pur di avere amore… Era un prodotto in vita lo è ancora a 44 anni dalla sua morte, sfruttata commercialmente dalla casa di produzione, uno scarno contratto, non ha lasciato  beni consistenti, sfruttata dai giornalisti nei momenti di malattia, è stata venduta nuda anche dopo morta, avvolta in telo di spugna su un bordo di una piscina.Avallo la tesi del suicidio a malincuore, ma tutto quello che è stato fatto in questi anni per provare, per tentare di dimostrare che è stata uccisa, sono state tesi che hanno dovuto sbattere contro dei muri di gomma, fatti di documenti falsificati, di documenti andati persi, di un autopsia piena di cancellature e omissioni, e testimonianza ritrattate.Sulla sua tomba, una lastra bianca di marmo semplice, solo due date 1926-1962 e il suo nome d’arte MARYLN MONROE, lei forse avrebbe preferito NORMA JEAN BAKER….ma credo che raramente abbia scelto in vita e non le è stato concesso dopo morta, a me piace ricordarla in un filmato mentre canta Happy Birthday al Presidente Kennedy: stupenda in quel vestito che sembrava tessuto di luce,  forse sono troppo romantica….  era stupenda perché aveva negli occhi la luce dell’amore….come canta Eric Clapton in Wonderful tonight.di: sissunchi