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Storia di vita vissuta reale e virtuale


Nessun uomo dovrebbe vivere senza aver sperimentato almeno una volta la sana anche se noiosa solitudine di una dimora tra i boschi, scoprire di dover dipendere solo da se stessi, e per questo tirar fuori la vera forza interiore.Mi ritrovo qua a scrivere e a descrivere una storia di vita sia reale che virtuale.Tutto comincia quando dopo anni di silenzio di chat ci si ritrova poi a riprendere a chattare e a conoscere tanta gente. Insomma a fare una vita sociale che piace e rende diciamo diversa la vita noiosa e ripetitiva.Tra queste si conosce una persona particolare, una persona della quale ci si innamora, ma purtroppo uno dei due è sposato e accade che viene scoperto e succede il putiferio.Si può rinunciare alla propria persona solo perché c’è sempre qualcuno che non si fa i fatti propri?Ritengo che la vita è un dono unico e irripetibile, troppo grande per essere affidato all'arbitrio foss'anche di una legge. Nessuno può essere padrone della propria vita, tanto meno di quella altrui.Le persone che ci sono vicine spesso ci chiedono , più o meno direttamente , di rinunciare alla nostra felicità se teniamo a loro.E’ giusto per ricordarci che non viviamo in una società di solo benessere e buoni sentimenti,l'egoismo si nasconde dietro ogni dove , e non guarda in faccia a niente.Ma la felicità che senso ha? La felicità non può esistere solo dentro di noi?La felicità è maggiore e più sensata quando possiamo condividere la nostra vita con gli altri, soprattutto con chi vogliamo bene ed amiamo. Purtroppo non è sempre possibile riuscire in questo.Ma una mentalità chiusa può condizionare il modus vivendi di una persona?Molto spesso nel sud la mentalità è chiusa e restrittiva tanto da impedire che una persona possa essere felice anche facendo le più piccole cose, non si apprezza il senso della vita e ciò che essa possa regalare giorno per giorno.Tutto condiziona il modus vivendi di ogni persona, perché si bada più all’apparenza che all’essere. Portando ogni persona a fare delle scelte che non sono sempre condivisibili.Ed è così che poi alla fine della fiera succede che i rapporti sociali si fanno benedire.Mi chiedo solo, dopo aver faticato tanto a costruire dei rapporti sociali, che siano reali o virtuali, si può buttare tutto ciò? Ne vale la pena?di: Ladeadeiventi