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Shock antifumo?


La consultazione pubblica è stata lanciata dal servizio sanitario britannico lo scorso mese di maggio e si è chiusa il 25 agosto. Obiettivo: valutare se e quali immagini introdurre sui pacchetti di sigarette per rafforzare l'impatto dei messaggi antifumo.Quelli, per intenderci, che ricordano che fumare fa male, a te, ai bambini, al sesso, all'intelligenza, ai denti, ai polmoni. Ora, non so l'esito della consultazione pubblica, ma ho dato un'occhiata al documento che la accompagna. Capisco l'intento. Capisco il punto di partenza e gli obiettivi da raggiungere.Resto però perplessa davanti alle immagini. Volutamente shockanti, ben più che disturbanti. Al limite della pornografica necrofilia. E mi domando se davvero sia questa la strada.Le immagini di sofferenza, disfacimento, autodistruzione sono davvero deterrenti efficaci?Mi ricordo che quando uscirono i primi pacchetti con i messaggi a metà strada tra il terroristico e l'intimidatorio, qualcuno, che fiutò sapientemente l'aria, mise in vendita copripacchetti in cartoncino per nascondere le scritte. Non so se si vendano ancora.Mi ricordo però le battute: tu che cos'hai? Io quello sull'impotenza.Credo non ci si faccia più caso.C'è un'assuefazione a tutto, temo.Anche alla crudeltà delle immagini. Del resto, i reportage di guerra insegnano.Resto con le mie perplessità. Se la campagna verrà approvata, bisognerà comunque aspettare pressapoco un anno per vederne gli effetti. Non solo sui pacchetti.di: SandaliAlSole