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I FURBETTI


L'"Affaire Telecom" potrebbe ben presto diventare "L'Affaire Inter", ovverosia un altro grosso scandalo applicato al calcio.  Dopo gli arresti di ieri, infatti, sono emersi  i primi nomi dei personaggi intercettati abusivamente dai "Tronchetti Boys" e  stranamente spuntano numerosi esponenti del mondo del pallone, tra i quali Carraro, Della Valle, Capello, Vieri e De Santis. Il sospetto di una presunta collusione tra Massimo Moratti (presidente dell'Inter) e Marco Tronchetti Provera (azionista e sponsor nerazzurro) non è più soltanto una chiacchiera da bar. Calciopoli, forse, è solo agli inizi. Finalmente si stanno scoprendo gli altarini. O forse si sta semplicemente scoprendo l'acqua calda. L'affaire Telecom è passato in pochi giorni da mero caso economico-finanziario,  a vero e proprio scandalo giudiziario, come testimoniano i venti arresti e le decine di perquisizioni di queste ultime ore. Nella giornata di ieri le indagini hanno subito una brusca accelerazione in seguito alla testimonianza di Marco Bernardini, l'ex investigatore "pentito" che sta loquacemente collaborando con gli inquirenti ed inguaiando ulteriormente i Tronchetti boys. Lo 007 ha riferito fatti e soprattutto nomi. Tra le migliaia di intercettazioni  figurerebbero personaggi del calibro di De Benedetti, Gnutti, Tanzi, Geronzi e i Benetton. Ma nel mirino della società di "Trucchetti" Provera non c'erano solo illustri personaggi della finanza, o dei gruppi Pirelli e Telecom. Tra gli spiati figurerebbero "stranamente" numerosi esponenti del mondo del calcio: Carraro, Della Valle, Bobo Vieri e Massimo De Santis. Tutti intercettati abusivamente con una  modalità semplice e consolidata: gli spioni innanzittutto violavano le banche dati dei ministeri dell'Interno, dell'Economia e della Giustizia per scoprire vita, morte e miracoli dei soggetti pedinati, compresi i precedenti giudiziari e le schede della polizia. Quindi acquisivano direttamente dagli uffici della sicurezza di Telecom e Tim i tabulati telefonici dei suddetti e registravano illegalmente i dati, archiviando le conversazioni sia in entrata che in uscita. Gli uomini di Tronchetti, Tavaroli e Cipriani, avrebbero così accumulato una mole tale di documenti audio da "fare invidia ad un servizio segreto", hanno spiegato i pm. Alla luce di quanto sta emergendo non si esclude che l'"Affaire Telecom" possa diventare presto anche un "Affaire Inter". Pesanti ombre aleggiavano già da questa estate sulla  società nerazzurra, sospettata dai "maligni"di essere la grande burattinaia di calciopoli. Addittata di aver commissionato alcune intercettazioni al fido Tronchetti per scoprire i "vizi" ed i "segreti" di alcuni eminenti personaggi del pallone, nonchè delle società calcistiche concorrenti. In tal caso, il calcio non avrebbe avuto più  davvero segreti per Massimo Moratti, che con largo anticipo sarebbe venuto a conoscenza delle trattative di calciomercato portate avanti dalle altre società, di relazioni o provvedimenti inerenti la politica calcistica e di contrattazioni per i diritti televisivi. Quelle che fino a pochi giorni fa sembravano pure illazioni,adesso sono qualcosa di più. L'inchiesta sembra andare in questa direzione e la società nerazzurra, Moratti in testa, sarà chiamata a dare delle risposte. A quale scopo la Telecom di Tronchetti Provera (azionista e sponsor nerazzurro) avrebbe pedinato, spiato e intercettato personaggi del mondo del calcio? Tra l'altro nemmeno personaggi qualunque: Carraro, il presidente della Federcalcio, Bobo Vieri, l'ex giocatore dell'Inter, Cesare Geronzi, il banchiere che finanzia mezza serie A, De Santis, l'arbitro considerato dagli interisti amico della Juve e, dulcis in fundo,  Diego Della Valle, l'acerrimo nemico di Moratti. Se 2+2 fa 4....il risultato anche in questo caso sembra scontato.  Qualora venissero confermati i sospetti di una torbida connivenza tra l'inter e la Telecom, sarebbe addirittura riduttivo parlare di illecito sportivo: le manette scatterebbero immediatamente anche in via Durini. Ebbene sì, tra qualche settimana il "Signor" presidente nerazzurro  dovrà spiegare molte cose. E chissà che Moratti, Tronchetti e Guido Rossi non vengano ricordati come i "furbetti del telefonino". di: corsivo79