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Lebensborn, Razza Eletta


Immaginate cosa si prova nello scoprire improvvisamente di essere il frutto di un esperimento genetico selettivo.Immaginate cosa si prova se tutte le certezze sulla proprie radici vengano ad un tratto recise di netto.No, non e' l'ultimo fantathriller di Michael Chricthon.E' la realtà'.Scoperta grazie ad una signora tedesca dagli occhi chiarissimi ed i capelli bianchi con riflessi dorati, Dagmar Jung.Heinrich Himmler, il capo delle SS,  era ossessionato dall' idea di creare la "razza ariana" e fino ad ora, si pensava che tale follia fosse rimasta solo un progetto.Invece dal 1935, quasi 20.000 bambini dai tratti rigorosamente "ariani" nacquero nell'ambito del programma nazista segreto chiamato "Lebensborn".
Infatti in una decina di edifici in Germania, ed altri 9 nella Norvegia occupata, donne dalle caratteristiche "ariane", mettevano al mondo i figli avuti da relazioni con soldati e ufficiali delle SS.
Relazioni ordinate ed incoraggiate da Himmler.I bambini poi, venivano tolti alle madri naturali ed affidate a famiglie di appartenenti alle SS.Dagmar Jung scopri' nel 1972, a trentanni, di essere il frutto di quel progetto. Glielo disse il padre adottivo. Il suo mondo, come lei lo conosceva fino ad allora, spari' in una grande fiammata.
Da allora ha sempre cercato altri come lei e le prove del progetto segreto nazista.E mentre contemporaneamente decine di migliaia di bambini ebrei, zingari e portatori di handicap, venivano eliminati nei campi di sterminio, quasi 20.000 bambini nacquero in Germania e Norvegia, frutto di quel progetto.Alcuni di loro, circa sessanta, si sono riuniti in un'associazione, i "Lebensspuren" (tracce di vita) e pochi giorni fa, per la prima volta dopo trentanni, hanno svolto una riunione alla luce del sole, per far conoscere al mondo l'orrore della follia razzista dei nazisti e cercare le loro vere radici, prima che il tempo opacizzi i loro occhi azzurri e cambi il colore dei loro capelli dai riflessi d'oro.Ma non e' semplice, perché' i nazisti distruggevano tutti i documenti e molte volte la vergogna vince la voglia di verità'.Infatti spesso, una volta rintracciati i veri genitori, questi li respingevano.A loro va tutta la mia solidarietà', e la voglia di condividerla nel mio blog.Perché' bisogna sapere e far sapere a tutti che lo hanno fatto davvero.E bisogna ricordare. E raccontare.Perché' non accada ancora.Mai più'.
Ad Albert Einstein al suo primo viaggio negli Stati Uniti, durante il disbrigo delle pratiche d'ingresso fu chiesto di indicare la razza d'appartenenza, (caucasica, nera etc. etc)."Umana" rispose senza scomporsi.di: manualeperdonne