Un tempo esistevano speranza e fede alla base di generazioni che si sono succedute fino all'inizio dell'industrializzazione e per l'appunto con il progresso industriale l'uomo ha lentamente reso possibile un cambiamento etico e sociale sbagliato, volto a credere nella sua onnipotenza . Abbiamo permesso di essere tasselli di una macchina burocratica che influenza pensieri, sentimenti e gusti facendo si che ogni vantaggio sia rivolto ai paesi ricchi maggiormente influenti sulla scala sociale di un sistemaburocratico che ormai è padrone di tutto mettendo la cività umana sull'orlo di un disastro ecologico-nucleare. Un tempo si parlava di amore,rispetto poi la politica iniziò a muoversi e a scendere a compromessi.almeno apparentemente,a patto da permettere l'espansione del progresso per il vantaggio di tutta la comunità,facendo persino pensare che fosse migliore di qualunque religione,perchè avrebbe permesso l'esistenza terrena di una città divina attirando persino l'attenzione di parecchi fedeli. Praticamente nella ricerca di maggiore energia,vitalità e speranza per il raggiungimento dello scopo terreno deviando l'equilibrio mondiale è stata smarrita l'etica su cui era stata fondata la concezione dell'esistenza umana volgendo l'ago della bilanca solo su un lato , quello del possesso e dell'avere e tutte le cognizioni che ne derivano.Non voglio intendere che con il progresso , i mutamenti globali e tecnologici abbiano distorto l'essenza stessa della vita, ma con esso l'essere umano doveva essere in grado di guidare la popolazione verso un etica sociale e religiosa alla pari con la sua espansione
ABBIAMO PERSO LA SPERANZA?
Un tempo esistevano speranza e fede alla base di generazioni che si sono succedute fino all'inizio dell'industrializzazione e per l'appunto con il progresso industriale l'uomo ha lentamente reso possibile un cambiamento etico e sociale sbagliato, volto a credere nella sua onnipotenza . Abbiamo permesso di essere tasselli di una macchina burocratica che influenza pensieri, sentimenti e gusti facendo si che ogni vantaggio sia rivolto ai paesi ricchi maggiormente influenti sulla scala sociale di un sistemaburocratico che ormai è padrone di tutto mettendo la cività umana sull'orlo di un disastro ecologico-nucleare. Un tempo si parlava di amore,rispetto poi la politica iniziò a muoversi e a scendere a compromessi.almeno apparentemente,a patto da permettere l'espansione del progresso per il vantaggio di tutta la comunità,facendo persino pensare che fosse migliore di qualunque religione,perchè avrebbe permesso l'esistenza terrena di una città divina attirando persino l'attenzione di parecchi fedeli. Praticamente nella ricerca di maggiore energia,vitalità e speranza per il raggiungimento dello scopo terreno deviando l'equilibrio mondiale è stata smarrita l'etica su cui era stata fondata la concezione dell'esistenza umana volgendo l'ago della bilanca solo su un lato , quello del possesso e dell'avere e tutte le cognizioni che ne derivano.Non voglio intendere che con il progresso , i mutamenti globali e tecnologici abbiano distorto l'essenza stessa della vita, ma con esso l'essere umano doveva essere in grado di guidare la popolazione verso un etica sociale e religiosa alla pari con la sua espansione