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Brasile, modella muore per anoressiaAlta 1,73 pesava appena 40 chili


Muore a 21 anni Ana Carolina Reston...morta di anoressia era 1,73 per 40 kg di peso..una modella che aveva un unica ossessione quella del cibo...quel lavoro che la rendeva schiava del suo corpo..Diventata modella a 13 anni..un lavoro tanto amato ma che infine l'ha portata alla morte..la cugina dice di lei:"mangiava poco e quando lo faceva correva in bagno (a vomitare), non le piaceva sentirsi dire mangia" Dal mondo della moda a quello della vita comune quante ragazze e ragazzi (i maschi ne soffrono anche se in modo minore delle donne) soffrono di disturbi alimentari...tra le cause  ci sono le mode date dai mas media, il perfezionismo nel avere il corpo dei propri sogni,problemi nella vita privata "famiglia, amici, fidanzatini"
Dal sito del ABA ho ripreso questo paragrafo che vi metto qui leggete bene:COSA SONO ANORESSIA, BULIMIA ED OBESITA'?Cosa sono i disturbi alimentari?Malattie gravi che si servono del corpo, che viene colpito duramente nelle sue funzioni elementari, per esprimere una sofferenza profonda. ANORESSIAL'anoressia di solito inizia con una dieta al fine di migliorare la propria immagine.Comporta il drastico rifiuto del cibo allo scopo di perseguire un ideale di magrezza irraggiungibile: la persona anoressica non si sente mai magra abbastanza.Il corpo, ridotto all'osso, si fa teatro di una sofferenza interiore che le parole non riescono a dire. L'anoressia cela un profondo disagio che si tenta di mettere a tacere attraverso il controllo ossessivo delle calorie e del peso. L'anoressia colpisce duramente il corpo, lo attacca nelle sue funzioni vitali e può condurre a gravissime conseguenze fisiche quali insufficienza renale, osteoporosi, alterazioni cardiovascolari, perdita dei denti e dei capelli.Di anoressia si può morire.BULIMIALa persona che soffre di bulimia ha una bassissima stima di sé che deriva da un profondo vuoto interiore. Nel disperato tentativo di riempire questo vuoto è costretta, al di là della sua volontà, ad ingerire enormi quantità di cibo.Il senso di colpa che ne deriva, costringe ad escogitare pericolose condotte eliminatorie quali vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici.La bulimia non è chiaramente visibile come l'anoressia, ma ha conseguenze altrettanto devastanti sulla vita e la salute di chi ne soffre.Nella bulimia, quella che si instaura con il cibo, è una vera e propria dipendenza paragonabile a quella che lega il tossicodipendente alla droga.OBESITA'L'obesità rappresenta una vera e propria ”malattia sociale” che interessa tutte le fasce d'età, anche quelle pediatriche.Come nella bulimia, anche nell'obesità si istaura una vera e propria dipendenza dal cibo, usato come “soluzione magica” alle difficoltà esistenziali e come “anestetico” rispetto al dolore.La persona obesa non mette in atto condotte eliminatorie e, per questo, vede il suo corpo aumentare di peso fino ad ammalarsi.Spesso l'obesità rappresenta una barriera difensiva che la persona erige per proteggersi dalla sua depressione.Il cibo assume così la funzione di “farmaco antidepressivo”. Anoressia, bulimia e obesità esprimono, in modo diverso, una disperata fame d'amore.Il dramma familiareI disturbi alimentari sono malattie che creano all’interno della famiglia un grave e doloroso disorientamento che spesso alimenta un circuito emotivo fatto di paure, rabbia, preoccupazioni, senso di colpa e solitudine. I genitori non capiscono e non si sentono capiti. Il loro dolore, il loro dramma rischia di rimanere chiuso tra le pareti domestiche, attivando dinamiche intrafamiliari spesso colpevolizzanti, collusive e di rinforzo del sintomo stesso. Anoressia, bulimia ed obesità sono malattie gravi che pongono drammaticamente i genitori di fronte all’evidenza di una sofferenza esibita attraverso il corpo e attraverso una serie di comportamenti difficili da comprendere e gestire. Una sofferenza che tocca ciascuna famiglia nella sua specificità e ciascuno dei suoi membri nella sua particolarità: uno per uno. Sarebbe semplicistico dire che una famiglia è malata, sarebbe come accettare che la famiglia è un tutt’uno, senza le particolarità di ciascuno, senza la sua specificità.per parlarne assieme vi consigliamo il forum Controllare la fame, forza o debolezza?scritto da elfo86f