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E la giustizia trionfa.... Previti un caso tutto italiano!


Con una sentenza che farà scalpore la Cassazione ha annullato le condanne inflitte all'On Cesare Previti, 11 anni di processo per il caso Imi-Sir, motivando la sentenza con un errore della magistratura di Milano, avocante la territorialità del processo che invece toccava alla magistratura di Perugia.
11 anni di veleni e di politica mista a giustizia, tutto un processo basato sulle accuse mosse dalla Stefania Ariosto verso Belusconi, che avrebbe pagato una tangente per mezzo dell'On. Previti."E' la prima volta dopo dieci anni di calvario che vedo riconosciuto un mio sacrosanto diritto. Questo è il primo passo per il ristabilimento della giustizia." Parole dette da un uomo che è stato colpito da una magistratura che vedeva in lui il galoppino di Berlusconi e che non avendo potuto colpire l'ex Premier, perché prescritto il reato contestato, oggi ritorna a chiedere giustizia.Quella giustizia che vediamo raffigurata con una benda sugli occhi, proprio ad evincere che dovrebbe esser al disopra d’ogni cosa, oggi spesso è forviata dall'uomo, conscio che per interessi di parte che siano alti o bassi si possa manovrare a discapito dei diritti costituzionali sacri et inviolabili.Il legale di Previti non parla di vittoria, perché ancora in vita determinate situazioni, ma di una sconfitta clamorosa della Procura di Milano che nelle parole di Corrado Carnevali, procuratore aggiunto che coordina i pm anti-corruzione, trova una senso di sconforto "un'amara sorpresa" che di certo a quei pm che hanno speso miliardi dei contribuenti per questi processi ora lascia solo un pugno di mosche tra le mani.
Tant'è che l'ex pm Gherardo Colombo, coindagatore assieme alla collega Ilda Boccassini, ha la gola secca e non riesce ad esprimersi che con un silenzio " non ho nulla da dire, ritengo giusto il sistema per cui il magistrato non deve fare commenti
sui propri processi", parole amare di una realtà che porta solo ad una domanda: se questo processo è stato viziato da una forzatura dei giudici milanesi in base alla territorialità quanto da loro asserito e portato in aula possa effettivamente essere messo in discussione?Ora imbastire un altro processo contro l'On.Previti è materialmente impossibile, perché i termini scadono nell'aprile 2007, quindi 11 anni di veleni d’accuse di gente rovinata e di soldi dei contribuenti si dissolvono nell'aria, dalla sinistra incalzante sarà la tesi che il tutto ha il sapore di una manovra politica del burattinaio Berlusconi, ma per chi conosce il DIRITTO sa bene che non può esistere un processo che non sia equo e giusto, com’è dovere primario di un difensore quello di urlare al mondo intero quando un processo subito da un suo assistito è ingiusto..ci aggiorniamo amici ... ci aggiorniamo!di: il.corsaro.nero