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MALATI DI ABBANDONO


 Cari amici, rieccoci qui a parlare di loro…… abbandonati due volte: dalla famiglia di origine e da una potenziale famiglia adottiva del loro paese.Sono i bambini dell’ultima “speranza”, quella di trovare due genitori che anche se stranieri, in grado di farli sentire amati.Questi bambini hanno una caratteristica in più, però, che è considerata da alcuni un problema: sono grandi, hanno dagli 8 anni in su. Hanno il pesante vissuto dell’abbandono. Vivono quotidianamente il silenzio dell’istituto che lì “ospita”, dove qualsiasi forma legata ad una relazione di “affettuosità” è assente.Sono bimbi che soffrono di una malattia particolare, contagiosa e purtroppo frequente: “L’abbandono”; essere lasciati in un vuoto così profondo, dal quale, spesso, non è più possibile uscire.Per fortuna, esiste una terapia formidabile ed efficace: “L’adozione” l’essere accolti, amati, significa tornare alla vita, sentirsi figli.Ai bambini dell’ultima speranza dedico questa sezione, nella speranza, che coppie in possesso del decreto di idoneità si facciano avanti, aprano le braccia a questi bambini. Che, non dimentichiamolo, sono bambini, anche se la loro età può preoccupare.Di loro a volte si conosce poco o niente i connotati o indicazioni precise, ma soltanto un nome di fantasia, il paese di provenienza, l’età, gli anni di permanenza nell’istituto e gli eventuali problemi, quando conosciuti! Gli Enti che si occupano di adozione internazionale garantiscono un percorso particolare di accompagnamento per le famiglie che accolgono uno di questi bambini. La legge 149/01, inoltre, prevede che i Tribunali per i minorenni diano “precedenza nella istruttoria alle domande dirette all’adozione di minori di età superiore a 5 anni o con handicap” (art. 19, comma 3, L.149/01) nel caso di coppie che non abbiano ancora presentato domanda di idoneità. Evidentemente tutto questo non basta, non basta neanche la buona volontà dei futuri genitori adottivi ben disposti nella scelta. Le macchine burocratiche rallentano o addirittura si fermano sia Italiane che all’Estero.Vi spiego il perché, in Italia ci sono circa 400 coppie nella attesa di adottare uno o più di questi bambini. Se sommiamo, infatti, l'età massima dell'adozione, ossia 45 anni, all'età media della primogenitura, ossia 25,6 anni, abbiamo 71 anni. Età che corrisponde alla speranza di vita per gli uomini. Sapete cos’è la “primogenitura”??? La primogenitura è la condizione del primo figlio biologico o adottato di una coppia, chiamato appunto primogenito.Nel caso che riguarda noi, come adozioni internazionali i casi si diversificano e si complicano a volte. Vi sono coppie Italiane (e ce ne sono tantissime) che dopo avere effettuato la prima adozione di uno/a più fratelli in stato di adozione, si trovano a fare l’adozione del fratello o sorella più grande per quello che è chiamato ricongiungimento familiare. E qui parliamo di ragazzi che hanno anche 14/15 anni e che non aspettano altro che ritrovare i fratelli già adottati, ed inseriti da tempo in famiglie pronte a riunire questi figli della “vita”.A quanto pare anche qui, dove tutto dovrebbe essere di una fluidità incredibile e semplicità assoluta, tutto si ferma. La Bielorussia (per portare sempre un esempio a caso!!!!) è dal marzo del 2006 che rimanda ricongiungimenti familiari, poi siamo passati a dicembre 2006, siamo a Febbraio 2007 e non se ne sa più nulla. Gli Enti dichiarano di avere le mani legate, però i soldini dalle coppie li hanno presi per effettuare l’iter burocratico adottivo all’estero e quanto altro; le nostre Istituzioni parlo della Commissione per le Adozioni Internazionali, prende tempo….per cosa???? Non si è ancora capito!!!!! Nulla è perduto, però!!!!!! Voi direte perché?
L’On. Rosy Bindi in qualità di Ministro della Famiglia dal 1° dicembre 2006, ha preso le redini in mano, ed è a Lei che rivolgo queste righe, semmai le passassero sotto gli occhi queste righe, semmai le passasse per la mente di farsi illuminare, magari per fare luce ove è oscuro o meglio dove la luce non è mai stata accesa!!!! “Chiedi e ti sarà dato (o detto)! "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto……” (Matteo, 7,7-11).Gentile Onorevole, approfondisca, non si fermi, proceda nell’analisi e nella verifica, qualità e competenza dei componenti del CAI, integrità e responsabilità degli Enti. Rispetto degli Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja. Facciamo sì che ci si rispetti nel nome delle famiglie e di quei figli della “vita” che ancora aspettano.Tante stelline a tutti. Ciao!Scritto da: stellina_doro