Blog Magazine

LA DURA VITA DI UN RAGAZZO OMOSESSUALE


A volte penso, siamo nel XXI secolo, dove la tecnologia ci ha invaso, dove si scrive via sms un ti voglio bene, anziché dirlo a voce, dove i sentimenti e i valori prendono il posto con la superficialità delle cose. Il calendario segna l’anno corrente: 2007, ma per via di alcune cose credo che siamo rimasti nel Medioevo, come se non avessero avuto mai fine quei mille anni di storia. Arrivo a pensare questo perchè un ragazzo gay, ti confessa la sua omosessualità, e ti confessa anche che i suoi genitori non lo hanno accettato. Alcune persone sono uguali a quelli che secoli fa, buttavano giù dal burrone i gay e i malati! L’ignoranza purtroppo porta a dire cose assurde. Come fa una madre a dire al proprio figlio che è un malato, un diverso rispetto agli altri? Vedevo in lui una tristezza profonda, nei suoi occhi, le parole che usava e ancora di più nel tono di voce. Mi sono trovata in difficoltà perché non sapevo quali parole usare, cercare un minimo di conforto, per fargli capire che non tutti la pensano come i suoi genitori, che non tutti disprezzano i gay. Ma lui, quando si è sentito dire quelle cose dalla madre, quando la famiglia dovrebbe essere la prima a sostenerti e aiutarti, e invece gli hanno chiuso la porta in faccia. Lasciando nel dolore più grande un figlio, un figlio che è nato gay, perché si nasce così. Ricordatevi di mettervi nei panni delle persone prima di parlare, anche voi potevate nascere omosessuali e trovarvi in una situazione del genere. I gay sono persone come noi, non sono diversi. Se un giorno vostro figlio vi confesserà  la sua omosessualità, non chiudetegli la porta in faccia perché avrà bisogno di voi!
 Prima di parlare e di giudicare PENSA!!!scritto da: Sissyna_