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PARLIAMO DI VAMPIRI


Il vero vampiro è orribile a vedersi. Magro e peloso nello stato di veglia, diventa, quando giace ben nutrito nella sua bara, grasso e gonfio da scoppiare. Il sangue fresco gli cola dalla bocca, dal naso e dalle orecchie. La sua pelle è fosforescente e il suo alito fetido.» (Roland Villeneuve, vampirologo e demonologo, in Loups-garous et vampires - Lupi mannari e vampiri)
Vampiri al cinemaIl binomio cinema-vampiri ha origini antichissime: dal primo Nosferatu di Murnau del 1922 al recente Van Helsing di Sommers, pare proprio che i signori delle tenebre abbiano trovato nel grande schermo una dimora talmente confortevole da non volerla più abbandonare.
 Il primo film in cui un vampiro si affaccia dalla pellicola per terrorizzare il pubblico risale infatti al 1922, non molti anni dopo la data di nascita ufficiale del cinema. E' il regista tedesco F.W. Murnau che, ispirandosi al romanzo ottocentesco Dracula di Bram Stoker, realizza la prima opera che vede protagonista il principe della notte. Poco importa che, per non pagare i diritti alla vedova Stoker, il nome del personaggio venga mutato in Nosferatu, il protagonista del film diviene il capostipite di tutti i Dracula che verranno in seguito ed i tratti salienti del vampiro (la magrezza, lo spaventoso pallore, la fascinazione fatale) si stampano immediatamente nell'immaginario collettivo per rimanervi ben saldi. La sinistra ombra di Nosferatu, il "non morto", si proietta sulla città di Brema insinuandovi il Male, materializzato nei topi portatori di peste nera, ed entra a far parte della storia del cinema. Al mito si aggiunge la leggenda: si vocifera che l'attore interprete di Nosferatu (Max Schreck) fosse un vero vampiro ingaggiato dal regista, ormai tutto è pronto affinché Dracula sferri l'assalto al grande schermo.  ( continua nel suo blog)scritto da: streghettasolitaria