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Paolo Borsellino


19 luglio 1992 Il 19 luglio di quindici anni fa, l' Italia subisce il secondo grave colpo inflitto dalla mafia, un altro colpo di morte, al cuore delle istituzioni, la fine della Prima Repubblica.Il silenzio.Paolo Borsellino viene ucciso dalla mafia 56 giorni dopo l'assassinio del giudice Falcone.In via D'Amelio, muoiono anche altri 5 agenti di polizia. La sua scorta. E' lo sbando più totale. La vittoria della mafia sullo Stato. Dei poteri occulti. Dei mandanti nascosti.Una morte ampiamente annunciata, quella di Borsellino, consapevole lui stesso, nei giorni successivi alla Strage di Capaci, che sarebbe, poi, toccato a lui. Un clima surreale, lo poneva al centro delle attenzioni della politica e della magistratura tutta. Presentata, contro la sua stessa volontà, la sua candidatura a Presidente della Repubblica, conclusasi dopo 16 scrutinii con l'elezione di Scalfaro. Presentata la sua cadidatura come il sostituto naturale di Falcone alla Superprocura. Quanto è stato fatto per evitare la sua morte annunciata? Quanta verità è rimasta celata sulle due stragi ? Che fine ha fatto l'agenda rossa di Borsellino su cui annotava i suoi appunti ? Perchè la sua borsa era stata prelevata dall'auto dopo l'esplosione e subito dopo rimessa al suo interno, come intatta, ma senza più l'agenda ? Tante domande che, forse, resteranno sempre senza risposte.Tante domande che, forse, celano esse stesse le risposte e la Verità.Una verità irripetibile. Ma parole indimenticabili resteranno nella memoria incise per sempre " il fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale " ! La gente fa il tifo per noi, diceva Falcone al suo amico collega.E' così ancora oggi, ancora dopo 15 anni, perchè le coscienze sono state smosse, annientate e nella coscienza resterà il ricordo di due uomini di Stato.Quelli dalla schiena dritta.19 luglio 2007. ... Scritto da: julia974