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LE TASSE, I CRISTIANI E LA DEMOCRAZIA ...


Ultimamente sono sempre più convinto di non abitare in un paese “normale” e cioè ritorniamo a parlare dell’argomento tasse. Ci si è messa prima il settimanale “Famiglia Cristiana” il quale si chiedeva se i cittadini fossero “tenuti” a pagarle per favorire privilegi e latrocinio, poi con Prodi che sul Corriere della Sera, citando San Paolo, ha ribadito (ma che bisogno c’era ..) che le tasse debbono essere pagate, poi il senatur Bossi che incita allo sciopero fiscale (non si sa bene di chi, anzi lo sappiamo bene visto che noi lavoratori dipendenti comunque le tasse ce le prelevano alla fonte), poi ancora i cardinali Martino e Bertone che ricordano a Prodi che i deputati si aumentano lo stipendio (demagogia a basso costo) e ultimo sempre l’ineffabile cardinale Bertone (segretario di stato Vaticano) il quale dice si che le tasse vanno pagate però secondo leggi giuste (ma quali sono queste leggi giuste secondo Bertone?) ed i proventi debbono essere utilizzati per aiutare i poveri e i più deboli (che esempio di giustizia sociale! Togliere ai ricchi per dare ai poveri, abbiamo il nuovo Robin Hood, ancora più a sinistra del presidente venezuelano Chavez, ma forse bisognerebbe ricordagli che la funzione delle tasse è di assicurare a tutti i Servizi di cui ogni cittadino, povero o ricco, ha bisogno sanità, scuola, sicurezza ecc.). Il bello è che sempre Prodi (che figura!) si è dichiarato d’accordo in tutto e per tutto con Bertone, la Lega dice invece che le sue dichiarazioni sono di appoggio allo sciopero fiscale … Infine, buon ultimo, il prode Messori il quale ritiene che quando Cesare supera la misura allora si ricorre alla legittima difesa per il bisogno di equità che ha ognuno di noi (quindi ognuno può decidere quello che secondo lui è equo …).In mezzo a questa baraonda di dichiarazioni, l’ultima di Tremonti che è andato a scomodare anche Gandhi (sic!) sul metodo non violento di sciopero fiscale.A questo punto vorrei fare qualche ulteriore considerazione personale oltre a quelle che ho fatto sopra: strana idea che ha dello stato moderno il padre Muraro che su Famiglia Cristiana, evocando i mille sprechi dello stato, si chiede polemicamente: “Siamo tenuti a pagare per mantenere in vita tutte queste realtà  parassitarie?”.Ebbene si, caro padre, siamo proprio tenuti! In uno Stato costituzionale di diritto, infatti, per criticare il governo e per cercare di cambiare le cose ci sono le elezioni e solo quelle, altri sistemi  più spicci e fantasiosi non sono contemplati. La democrazia non può funzionare se i treni fanno schifo allora uno non paga il biglietto, o se un vigile mi multa senza ragione io gli tiro un pugno. Certo così ci sarebbe senz’altro una maggiore soddisfazione personale ma forse tutto diventerebbe un po’ troppo disordinato.La Democrazia (con la D maiuscola) sarà pure noiosa, anonima, ma è il contrario dell’anarchia.Con questo voglio dire che sicuramente la pressione fiscale italiana è alta (avevo anche dedicato un post mesi fa al libro di Oscar Giannino “Contro le tasse” in cui il bravissimo giornalista proponeva la sua ricetta per il rilancio dell’economia italiana) ma da qui a fare dei proclami qualunquistici e demagogici, incitamento allo sciopero fiscale e tirare in ballo pure Gandhi ce ne vuole!“Date a Cesare ciò che è di Cesare e date a Dio ciò che è di Dio (Mt 22,21)”  è la risposta data da Gesù ai Farisei che speravano di metterlo contro la giurisdizione romana in Palestina. Egli, con le sue parole, fece ben capire che è doveroso essere soggetti all’autorità, distinguendo però il potere temporale da quello spirituale.Quindi, credo che non si presta a molte interpretazioni.di: svitol5