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...i veti della Cina al Consiglio di Sicurezza.


...Di ora in ora, la situazione in Birmania, diviene sempre più drammatica.La rivolta civile contro la giunta militare che nel paese detiene il potere, è, inizialmente, partita da un gruppo di monaci buddisti vestiti con la loro tipica tunica rosso porpora, da cui il simbolo del rosso come segno di solidarietà mondiale, poi si è avvalsa dell' apporto di centinaia di civili. Dopo un ultimatum della giunta dato ai manifestanti, l'esercito ha cominciato ad aprire il fuoco. Il numero dei morti cresce sempre di più.La vita imposta dalla giunta militare è ai limiti del rispetto dei diritti civili, prezzi alle stelle, impossibilità di condurre un'esistenza dignitosa. Queste alla base le motivazioni della rivolta. Amnesty International ha richiesto un intervento immediato dell' Onu nel paese. Tuttavia, fino ad ora è stato fatto ben poco.Le sanzioni previste dagli Stati Uniti e dall' Unione Europea non riescono a passare all' approvazione del Consiglio di Sicurezza, in quanto vengono sistematicamente bloccate dal veto di Cina e Russia, paesi che come abbiamo già visto , intrattengono relazioni economiche con il regime militare della giunta. Da un punto di vista economico, i detentori del potere hanno massacrato l'economia birmana, vendendo sotto prezzo le principali risorse del paese, tra cui petrolio e gas naturali. Tutto a favore soprattutto della Cina.Domanda: perchè adesso la stessa Cina dovrebbe partecipare alle sanzioni dell' Ue e degli Usa, fermando la politica massacrante del governo della giunta se essa stessa vive di queste malefatte ?...Scritto da:julia974