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Morire per non soffrire


Andrè Gorz!Un ottantaquattrenne famoso filosofo francese, e sua moglie Dorine, si suicidano perchè lei, di un anno più "giovane", era affetta da una grave malattia degenerativa, e il perderla per lui sarebbe stato un dolore insopportabile. E' questa la notizia che il 25 settembre scorso è apparsa sui tutti i quotidiani. Sono rimasto profondamente colpito nel leggere il forte legame che dopo quasi sessantanni di vita (59 per la precisione) insieme si era profondamente radicato tra di loro. Quel che ha particolarmente attratto la mia attenzione è stato il potere dell'amore, ancora fortemente presente, e che avrebbe impedito ad entrambi il distacco l'uno dall'altro.Vivere senza la persona che ami può uccidere, e mai come in questo caso ne abbiamo avuto la prova.E' certo poi che a ottantaquattro anni è sicuramente ancora più difficile sopportare la separazione da chi ha vissuto tutta una vita al proprio fianco, soprattutto poi con la grande unità che traspare dalla storia di Gorz e sua moglie. Non poco importante è poi il tipo di vita che ha fatto quest'uomo.Non prenderò in esame quelle che possono essere state le sue ideologie politiche, perchè non è questo che mi preme evidenziare, e inoltre sulla politica ognuno ha le sue rispettabili idee.Era un filosofo! Una persona che ha fatto delle parole la sua vita, e questo gli ha permesso di dedicare molto tempo per riflettere sulle parole stesse, e di trovare il giusto valore soprattutto ai sentimenti, un valore che è diventato poi insostenibile.Sono per l'appunto i sentimenti, a mio modo di vedere, che poi si occupano di guidare il cammino di ognuno di noi giorno dopo giorno... e in questo caso di interromperlo.Naturalmente nessuno di noi dovrebbe arrivare a gesti tanto estremi, nemmeno ad una età cosi avanzata, ma credo che questa sia una storia su cui riflettere, e meditare su quali cose siano realmente importanti nella nostra vita.di: Rossofuoco