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05/11/07


Negli ultimi anni la violenza sulle donne è aumentata moltissimo. Non sono solo uomini disadattati e frustrati di qualunque ceto sociale che la praticano, sono anche i bambini e gli adolescenti. Ho pensato al modo in cui alcuni di loro vengono "educati". Lo vedo nelle strade, piccoli flash di discorsi madre/figlio, padre/figlio. Ho sentito un bambino di 8 anni  rivolgersi alla madre con disprezzo dal citofono. Urlava che lei non capiva un tubo e il suo tono era arrogante. La madre balbettava qualcosa di imprecisato. Per la strada un padre incitava un dodicenne a farsi valere in tutti i modi, altrimenti sarebbe stato schiacciato dagli altri. Gli diceva di menare, così l'avrebbero rispettato. Vedendo il servilismo delle madri verso i figli mi prende lo scoramento, non la tenerezza. Mi fanno rabbia perchè non hanno nerbo per essere minimamente autorevoli. Per insegnare il rispetto dei figli nei loro confronti. Sono terrorizzate che se ne vadano. Fanno di tutto per rendere la vita il più possibile agiata e scevra da dolori e problemi, ai loro figli. Appena sorge un piccolissimo problema, i genitori si scagliano contro la fonte...non ci si può aspettare che il figlio non farà altrettanto, da grande. Li portano a scuola in auto. Come se fossero privi di gambe, come se camminare fosse indecente. Ragazzi grandi. E poi, casomai, gli pagano la palestra...Io non posso uscire in auto dalle 7,45 alle 8,15. Tutti i genitori sono in movimento per risparmiare agli handicappati la strada per la scuola. Mi sembrano tanti deficienti portati e riportati come pacchi. Se piove poi...guai se si bagnano! Allora folle di ombrelli scattano come fucilate all'uscita delle scuole per proteggere il tesoro. A casa sono i re. Di tutti. Molta arroganza viene sottovalutata "E' un bimbo, ancora!"   "E' giovane, che ci vuoi fare!" . Rimangono adolescenti fino a 40 anni. Tutta questa preoccupazione dell'abbandono dei propri figli (e le conseguenti strategie per impedirgli di crescere) per me sono le conseguenze di molta di questa violenza. Perchè la casa dei genitori è, e dovrebbe essere solo un punto di passaggio per i figli. La gabbia d'oro li uccide come futuri uomini responsabili. L'onnipotenza che viene data a loro in casa la proiettano fuori. Può benissimo succedere che un ragazzo lasciato dalla ragazza la uccida. "Mi ha respinto, mi ha ferito, deve pagare". Cosa gli è stato insegnato? Che tutto è suo? Che può fare quello che vuole perchè è un suo diritto? Vorrei che le mamme smettessero di leccare il culo ai propri figli e che i padri insegnassero l'onestà e la correttezza. Soprattutto, in assoluto, che non abbiano la paura dell'abbandono. I figli non sono nostri. Dedichiamo il nostro tempo a cose più utili per noi stesse. Loro, si arrangiano benissimo.
dedicato a Meredith KercherScritto da: la_fata_di_roma