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QUESTIONE PECHINO. Nona puntata


BOICOTTAGGIO, SI O NO?Amnesty International ha chiesto ai comitati olimpici e ai governi dei paesi occidentali di «esercitare una positiva pressione culturale, politica e civile» nei confronti della Cina. Questo, naturalmente, in occasione delle prossime Olimpiadi di Pechino.Oggi a Roma il ministro per le Politiche giovanili e le Attività sportive Giovanna Melandri ha incontrato alcuni rappresentanti dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani. Amnesty International ha puntato il dito su quattro questioni, ritenute critiche per la Cina: pena di morte, libertà di stampa, tutela di chi prova a difendere i diritti umani e la “detenzione amministrativa”, un espediente che ha già bloccato molte voci libere sulle tematiche che più scottano sotto le poltrone delle autorità cinesi.Il ministro Melandri ha diramato una nota, in cui si legge che «trovandosi d’accordo con i principi rappresentati, ha espresso pieno apprezzamento per l’operato, l’atteggiamento propositivo e la scelta di Amnesty di non appoggiare un boicottaggio che di fatto priverebbe i cittadini cinesi di una grande opportunità di apertura e confronto con il mondo. L’auspicio è che accada come nell’80 a Mosca, quando l’apertura della “cortina di ferro”, anche se per poche settimane, provocò cambiamenti e progressi profondi da cui, per fortuna, non si poteva poi tornare indietro. Sono certa che il mondo dello sport italiano e gli atleti che gareggeranno a Pechino sapranno farsi portatori di quei valori universali che, come recita testualmente la stessa carta Olimpica, “incoraggiano la coesistenza pacifica e la salvaguardia della dignità fra gli uomini” e il cui scopo “è quello di costruire un mondo migliore”».Boicottare, secondo voi, è giusto oppure no?di: marco_amabili