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Post N° 2553


"Accoltellata e violentata davanti ad una stazione ferroviaria di Roma Nord".......ma poteva accadere in una qualunque stazione ferroviaria di una qualunque città o paese d'Italia.Eppure era la fine di ottobre quando Giovanna Reggiani, fu brutalmente seviziata, stuprata e uccisa, da uno dei tanti rom dei campi nomadi che infestano Roma e dintorni. Ultimamente a Milano ci sono stati tre stupri in 10 giorni, mentre è di qualche giorno fa la notizia dello sfogo di una ragazza napoletana che venne stuprata nel 2006: una ragazza che ha creduto nello Stato e nella giustizia, si è dedicata a tutti i suoi obblighi di testimone d´accusa, ha riconosciuto gli aggressori ed è tornata ad accusarli. Lei non mai ha chiesto un risarcimento ed ha denunciato solo per ottenere giustizia e per dare un esempio a donne più fragili che non trovano il coraggio di farlo. Sapete cosa ha ottenuto? Niente di niente: ha solo messo a rischio la serenità dei suoi genitori anziani... E ora? Il giovane diciassettenne stupratore che confessò il reato è già fuori, libero. A luglio, sette mesi dopo il fatto, ci fu la sentenza di primo grado: condannato a tre anni per la violenza, a fronte dei cinque anni e otto mesi chiesti dall´accusa. Tre suoi complici, a due anni per la rapina. Ma per questi ultimi c´è stato l´indulto, per cui sono stati subito scarcerati. In realtà, nessuno di loro ha fatto anche un solo giorno di carcere, perché il Tribunale dei minori li aveva trasferiti in una Comunità di recupero. La sentenza in secondo grado confermò i tre anni per lo stupratore che rimase in carcere fino alla decorrenza dei termini. Poi, anche lui è tornato a casa. E dunque, perchè ci stupiamo? Anche il figlio di Riina ed altri criminali sono usciti così: giustizia troppo lenta, lenta e perciò stesso colpevole essa stessa...Oggi la ragazza dichiara che:"Se una ragazza venisse da me a dirmi: -Sono stata violentata-, le risponderei: "Soffri un poco e poi nessuno ti riaprirà più la ferita". Perché quello che è successo a me è allucinante. Mi costa dirlo, ma se rivivessi uno stupro non denuncerei".Una volta preso, lo stupratore viene analizzato dagli Assistenti Sociali, dagli Educatori, dai Psicoterapeuti. Alla luce dei fatti che si succedono ed a quegli esami, si tratta in verità e con ogni evidenza, di una spesa veramente superflua: non può essere considerato utile, usare i soldi pubblici per scandagliare quei tre grammi di materia grigia, - quando pure esista - in funzione di un presunto , improbabile “recupero”, mentre intanto la vittima viene abbandonata a se stessa. Magari con il solito sospetto inoculato dagli stessi autori della violenza: " femmina = puttana".E non è neanche bello leggere sulle cronache che un Sindaco ha investito i soldi dei cittadini del suo paese nella difesa legale (organizzando per 40 mila euro un concerto cittadino), per un gruppo di abominevoli mascalzoni che hanno stuprato in gruppo e per ore una ragazzina di 15 anni, impegnandoli anche nei cantieri scuola grazie ad una lettera circostanziata delle Assistenti Sociali ...Continua  QUI||Scritto da carol042004