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Prima sonda Europea su Marte


L'anno prossimo una sonda europea, la prima, andrà su Marte (o per lo meno ci proverà). Assieme ad essa partirà e soggiornerà sul pianeta rosso anche un campione di vernice "rosso Ferrari", pervenuta ai laboratori ESA per passare numerosi test direttamente da Maranello.Sebbene la notizia sia curiosa, e interessante specialmente in Italia, voglio far notare come essa faccia parte di un ampio programma pubblicitario dell'Agenzia Spaziale Europea, che cerca di guadagnare notorietà nel grande pubblico. Queste operazioni hanno come scopo primario, ovviamente, l'incremento dei finanziamenti grazie alla popolarità e producono la diffusione della scienza tra le persone (i classici due piccioni con un fava, e su questo nulla da ribattere).Rimango però scettico di fronte a questa operazione e ad altre simili, perché l'aspetto divulgativo passa in secondo piano rispetto alla pubblicità che ne ricava l'agenzia spaziale, peraltro a mio parere modesta, visto che il maggior profitto in termini di immagine sembra proprio che venga ricavato dalla casa automobilistica di Maranello.Molte critiche in passato ha ricevuto l'iniziativa della NASA sull'importante evento "internettiano" della sonda Pathfinder su Marte, le cui immagini arrivavano praticamente in diretta (ma "corrette", quindi senza possibilità di fare della ricerca scientifica con esse) su un apposito sito web, e i nomi ridicoli delle pietre (tipo Yogi e Barnacle Bill). Era evidentemente una mossa pubblicitaria, ma molta scienza in questo modo ha viaggiato attraverso la rete verso gli utenti, e i curiosi (chi, avendone la possibilità non va a dare una occhiata alle ultime immagini in diretta da Marte?).Articolo pubblicato da: Alfonso Mantero