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Romanzi rosa


Digiland vi segnala il Forum "L'ultimo libro che ho letto..." per discutere di questo argomento! Coraggio ragazze, siamo sincere. Chi di noi non ha nemmeno una volta letto uno di quei romanzi rosa stile Harmony con l'immancabile lieto fine? Si, quei romanzi che magari pubblicamente critichiamo definendoli idiozie e/o troppo irreali per essere veri ma che poi ci capita comunque di leggere. Forse li abbiamo trovati come gadget in altre riviste, oppure in preda ad una enorme vena romantica li abbiamo acquistati al supermercato o ai mercatini sparsi un po' ovunque, oppure, perché no, ci piacciono da matti e ne compriamo a bizzeffe, che male c'è? Non so voi amiche, ma non mi imbarazza affatto confessare che io talvolta ci casco. E per fortuna il più delle volte casco bene, anche se non mancano le delusioni. Prima di passare ad alcuni titoli che, personalmente, reputo meritevoli di lettura, vorrei analizzare un pochino il prototipo del romanzo rosa. Devo ammettere che, nonostante la citazione, non ho mai letto un romanzo della serie Harmony, non per altro che per la loro contemporaneità (almeno quelli che ho visto io), dato che preferisco il cosiddetto romanzo storico, che a quanto mi è sembrato di capire, copre la stragrande maggioranza dei libri di questo genere. Il monopolio, per così dire, di questo genere letterario appartiene alle scrittrici di lingua inglese (e quindi America, Gran Bretagna, Canada, eccetera.) e fino ad ora non ho trovato nessuna autrice italiana (e se faccio un madornale errore, perdonatemi!) Il periodo più usato (e abusato, forse) è quello romantico per antonomasia, ovvero il 1800, anche se numerosissimi sono quelli ambientati nel medioevo (nell'immaginario collettivo, epoca di prodi cavalieri e bellissime dame), comunque in un arco di tempo che va dall'anno mille al milleottocento. Sfortunatamente non mi è mai capitato di trovare storie ambientate in epoche come quella Romana o Greca, sarebbe divertente ma dubito che ce ne siano. E poi ovviamente ci sono quelli ambientati ai giorni nostri, ma come ho già detto, preferisco quelli storici. Spesso le autrici inserisco grandi personaggi storici nei loro racconti, ad oggi io mi sono imbattuta nel pittore spagnolo Goya, nel re Riccardo III ed Enrico Tudor, e addirittura in George Washington! Ma tranne nel caso di Goya, gli altri erano solo comparse. Le trame sembrano avere tutte (o quasi) un unico filo conduttore, vale a dire l'iniziale antipatia o addirittura odio dei due futuri innamorati, e quindi vai di litigate furiose, dispetti,insulti e così via. Poi c'è quasi sempre una disgrazia occorsa ad uno dei due, vuoi un lutto, vuoi una bancarotta, un incidente e via dicendo. Solitamente ci sono di mezzo i soldi (eredità piovute dal cielo oppure da conquistare a costo della pelle, testamenti, cospicue doti, e così via.) e da queste situazioni nascono matrimoni di interesse (che inevitabilmente finiranno per diventare matrimoni d'amore) rapimenti a scopo di estorsione, fughe, rapine, intrighi, vendette trasversali. Insomma, cose che se scritte in un contesto "moderno", farebbero ridere e basta, ma se inserite invece in tempi di pizzi, merletti, carrozze e baciamano ci stanno a pennello. Le situazioni bizzarre non mancano (scusate.. ma una donna che nel seicento fa la corsara al servizio del re, unica esponente del gentil sesso, ovviamente giovane e carina, in mezzo ad uno stuolo di marinai che passano mesi in mare senza scendere a terra, non è un tantino grottesco? Nei romanzi rosa è normale!). I personaggi principali sono solitamente l'opposto, ovvero uno dei due è bacchettone/a (o all'antica, che dir si voglia.) e altro più libero e spregiudicato. Uno è ricco (o nobile) e l'altra se non proprio povera sicuramente naviga in cattive acque, o vicervesa.Credo proprio che la morale voglia essere la vecchia e abusata massima "gli opposti si attraggono"! Del linguaggio usato in questi romanzi è difficile parlarne, in quando essendo traduzioni dall'originale vengono sicuramente adattate alla nostra lingua. Si può dire comunque che non tutti seguono uno schema, vale a dire c'è quello molto forbito, con parole che nel linguaggio di tutti i giorni non usiamo, oppure scritti proprio come parliamo comunemente. Altra storia è la scelta - sicuramente delle autrici - del tipo di sviluppo della storia. Ovvero, in alcune i due innamorati si scambiano solo qualche bacio, o qualche tenerezza e tante parole dolci, in altre fanno robe turche con tanto di dialoghi a luci rosse, giusto per intenderci! Senza contare che passano velocemente dal dirsene di cotte e di crude al rotolarsi avvinghiati come polipi nel giro di poche.. righe! Ultima osservazione: i titoli! Santo Dio, a volte sono delle autentiche sciocchezze. Titoli così scontati e privi di fantasia che ti scoraggiano dal comparli, mentre magari il racconto in se è bello. Spesso e volentieri è totalmente diverso dal titolo originale, che tradotto letteralmente sarebbe stato più carino, a mio parere. Titoli lunghissimi che in originale consistevano in un'unica parola. Ma dopotutto si sa, non si può avere tutto dalla vita. Ora passiamo a qualche titolo, alcuni carini altri da evitare...Il segreto di Lady Marian - Christina Dodd (il primo che ho detto, anni fa. Così così) Per amore di un avventuriero - Barbara Dawson Smith (forse un po'cinico ma carino) La fata del mare - Ruth Langan (la corsara!) Il cristallo verde - Amanda Quick (uno dei più belli) Cacciatore di stelle - Patricia Potter (avvincente) Il profumo dell'erba - Mary Burton (uhm... non so,senza infamia e senza lode) Angeli tra le Fiamme - Theresa Melville (troppo brutale, lo sconsiglio) Il ventaglio indiano - Victoria Holt (bellissimo,niente roventi passioni ma bellissimo.) Amanti nel tempo - Bertrice Small ( bella copertina ma storia un po' sciocca.) Tutti, tranne l'ultimo (della Sperling), editi dalla Mondadori. Che dire? Questo articolo non vuole essere nè celebrativo nè denigratorio, ma semplicemente una piccola finestrella - del tutto personale, s'intende - verso un mondo tipicamente femminile, quello del romanzo rosa! E così, tra giovani libertini, ragazze incorruttibili e colpi di scena più o meno sorprendenti, si snodano molteplici storie, belle o non belle, verosimili o assurde, appassionate o più virtuose, con le quali svagarsi un po' senza troppe pretese. Libri poco dispendiosi ma che possono essere divertenti o emozionanti o magari entrambe le cose. Oppure terribilmente noiosi! Ma d'altronde, il mondo è bello perchè vario! Collabora con noi Articolo pubblicato da: Aida1