Blog Magazine

Come ti spacco un capello


Fin dall'antichità i capelli sono stati il simbolo della forza e della bellezza, come nella storia di Sansone e Dalila. Ancora oggi i capelli rappresentano, tanto per gli uomini quanto per le donne, un vanto, una parte del proprio corpo di cui non si può fare a meno, anzi che va curata al meglio perché è l'immagine della virilità nell'uomo e della femminilità nella donna. All’analisi chimica del capello i costituenti principali, oltre all’acqua, sono: cheratina, lipidi, minerali e pigmenti. Siccome il processo di cheratinizzazione è regolato da ormoni e sembra legato al metabolismo del colesterolo, consegue che carenze dietetiche e/o difetti enzimatici delle vie di sintesi del colesterolo e degli acidi grassi possono provocare una cheratinizzazione anomala che causa difetti strutturali del fusto. Invece i sali minerali deteminano in un certo senso la tonalità della nostra chioma. Chi ha una prevalenza marcato di Ferro, porterà capelli rosso-ramati, il Magnesio è più abbondante nei capelli neri, mentre chi ha i capelli castani preferisce il Piombo. La dieta influenza la salute del capello a volte migliorandone la qualità, a volte causandone la caduta definitiva. Il diretto rapporto fra lo stato nutrizionale e la sintesi delle cheratine dure dei peli e delle unghie mostra come anche i capelli siano implicati nella misura della salute complessiva dell'individuo. Gli amminoacidi fondamentali al capello possono essere così riassunti: la cistina, la metionina, l’istidina, la glicina, la fenilalanina e la tirosina. Ma è la presenza di cistina quella indispensabile alla cheratinizzazione, che è presente in grandi quantità nello strato esterno della cuticola del pelo. Una alimentazione priva o povera di cistina determina sperimentalmente nell’uomo una netta diminuzione di produzione di capelli. Si è visto anche che in caso di carenza della vitamina B6 il tasso di cistina in circolo diminuisce e quindi la salute del capello ne risente. Una dieta ricca di cistina può essere adottata con il consumo di uova e di latte vaccino; oltre all'uso di cibi ricchi di vitamina B6 come carne, fegato, albume, latte, cereali integrali, soia e vegetali verdi, un integratore naturale di questa vitamina può essere il lievito di birra. Se avete male ai capelli e non solo, potete comunque correre ai ripari e metterli sotto esame. Gli esami che si possono fare sono infatti molti. Qui sono elencati solo i più controllati: Pull test, test della spiga, tricogramma, fototricogramma, mineralogramma, Wash test, esame microscopico dei capelli caduti con il lavaggio (Wash test modificato), valutazione statistica dei capelli presenti sul cuoio capelluto e tricogramma deduttivo, tricoanalisi microscopica in luce polarizzata. Quest'ultimo, unito al mineralogramma ha assunto nel tempo particolare rilevanza scientifica. La tricoanalisi microscopica in luce polarizzata permette di misurare alcune caratteristiche in modo preciso e di metterle a confronto tra loro, con questa tecnica si analizzano le varie parti del capello: osservazione di un capello a livello del fusto, all'altezza dell'ostio, alla radice ed alle guaine, a livello del bulbo, rendendo così l'esame molto preciso e completo. Il mineralogramma è invece un test analitico che valuta la composizione dei minerali presenti nei capelli. Nel capello i minerali rimangono infatti incorporati per tutta la sua vita ed è quindi possibile non solo accertarne la presenza ma anche datarla considerando che la crescita media è di circa 1 cm al mese. Il rilievo ad esempio di arsenico, normalmente assente, consente agli organi di Polizia non solo di accertare un avvelenamento ma anche di stabilire con sufficiente precisione quanto tempo prima del decesso la sostanza è stata ingerita. La valutazione dei minerali non fa altro che mettere in evidenza alcune caratteristiche insite come che i capelli bianchi contengono meno rame e manganese; i capelli biondi contengono meno zinco; i capelli molto scuri contengono più rame; i capelli delle donne contengono in genere più magnesio, rame, cobalto e nichel. L'esecuzione di questo esame richiede strumentazioni sofisticate come lo spettrofotometro di massa ad assorbimento atomico e quindi l'errore sta solo nell'interpretazione che gli si dà, meno nel dato che viene rilevato. Collabora con noi  Articolo pubblicato da: eliam