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Una PACS sulla spalla


Si sente parlare ultimamente dei PACS. Cerchiamo di capire cosa sono e di fare il punto della situazione. Non è niente di difficile o complicato......è semplicemente l'abbreviazione di PATTI CIVILI DI SOLIDARIETA'. Ecco cosa stabiliscono: due persone che vivono insieme possono - se lo vogliono - avere accesso ai seguenti diritti/doveri: - regolazione del regime patrimoniale e degli acquisti fatti in comune; - diritti e doveri di mutua assistenza morale e materiale; - riconoscimento dello status di eredi legittimi; - diritto di soggiorno al partner straniero; - pensione di reversibilità dopo una convivenza di almeno tre anni; - estensione al partner dell'assistenza sanitaria; - diritto di visita in ospedale; - diritto di visita in carcere; - diritto di successione nel contratto di affitto; - facoltà di prendere decisioni in caso di malattia del partner. .... La cosa paradossale è che la questione dei PACS per le coppie omosessuali o quelle eterosessuali che creano famiglie di fatto,e che è in parlamento dall'anno scorso, è stato invece riconosciuto per i parlamentari di questa legislatura. Avete capito bene: i parlamentari italiani - anche quelli più ligi verso i diktat del Cardinal Ruini – possono far beneficiare i loro conviventi dell’assistenza sanitaria integrativa. Però – almeno per quanto riguarda l’attuale maggioranza, la prossima si vedrà . Sono sufficienti una dichiarazione del parlamentare e tre anni di convivenza. Requisito, quest’ultimo, che non viene però richiesto se sono nati dei figli. Questo riconoscimento – peraltro giustissimo, e ammesso anche dalle regole sull’assistenza sanitaria di altre categorie come ad esempio i giornalisti – fa a pugni con la contrarietà espressa della maggioranza degli stessi parlamentari a riconoscere analoghi diritti ai cittadini qualunque. __________ Il 26 novembre 2005 a ROMA in PIAZZA FARNESE ci sarà una manifestazione per i PACS da riconoscere a donne e uomini, lesbiche e gay, eterosessuali e bisessuali, transessuali e transgender, credenti e non, cittadini italiani e portatori di altre culture, che vogliano essere protagonisti della loro vita. Ci sarà, si spera, un grande raduno delle coscienze libere il PACS è un’opportunità in più per tutti, non è un obbligo per nessuno. Per le coppie di fatto che intendono rimanere tali ma che hanno un carattere di convivenza stabile la legge prevede alcuni riconoscimenti in più, nel rispetto della volontà della coppia di non darsi nessun vincolo normativo. Assistere il/la propria partner in ospedale, partecipare alle decisioni che riguardano la sua salute e la sua vita, lasciare in eredità il proprio patrimonio alla persona con cui si è condivisa l'esistenza senza le gravose imposizioni fiscali previste per un estraneo sono alcune delle opportunità, oggi negate, che verrebbero introdotte dalla nuova legge. julia974