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Il masochismo è un atteggiamento sessuale naturale?


Mi sono ritrovata spesso immersa in riflessioni su tale argomento dopo essermi imbattuta in scene televisive sadomaso, immagini viste in internet o come dopo aver ricevuto in chat in messaggi privati la domanda:”cerchi uno schiavo? Vuoi essere la mia padrona?” Personalmente ritengo che ognuno di noi sia libero di fare ciò che vuole e soddisfare le proprie inclinazioni sessuali, logicamente sempre nel rispetto della persona, ma proprio su questo punto nasce spontanea una domanda: “io masochista, rispetto la mia persona? Non ritengo che farsi frustare faccia parte della normalità per un essere umano programmato in primis per la sua sopravvivenza e che quindi non faccia parte della normalità procurarsi del dolore attraverso se stessi o da parte di terzi ciò significa che viene a mancare pure il rispetto per noi stessi e l’amor proprio. Freud riteneva che la maggior parte delle deviazioni o piccole perversioni che fossero presenti in forma moderata nella vita quotidiana di una persona potessero essere considerate la normalità, ma che diventassero patologiche nel momento in cui acquisissero i caratteri dell’esclusività e della fissazione, vale a dire che diventassero indispensabili per il raggiungimento di un piacere fisico ed emotivo e mi ritrovo perfettamente d’accordo con lui. Tutti abbiamo qualche piccola perversione dettata dalla nostra libido, molte donne , per esempio amano essere possedute con un po’ di aggressività o grinta da parte del partner che secondo me non è altro che desiderare di vedere una certa bramosità o eccitamento che fa sentire la donna veramente desiderata, da non confondere con il desiderare di essere violentata, cosa ben lontana e soprattutto improbabile. Personalmente trovo che non sia giusto assecondare richieste masochistiche da parte del partner quando noi non siamo dello stesso avviso, cosa che capita troppo spesso magari per la paura di perdere un amore. Un consiglio che detta il mio buon senso è quello che chi abbia una relazione o rapporto duraturo con una persona affetta da tale patologia, perché non mi sento di dare un nome diverso a tale problema cerchi piano piano di far capire al proprio partner che si può stare bene assieme anche amandosi senza essere per forza violenti con se stessi o con gli altri, cercare di diluire nel tempo questo genere di rapporti sessuali e renderli sempre meno aggressivi, far assaporare al partner il vero piacere della passione che scaturisce tra due esseri umani e che non ha nulla a che vedere con gesti insani e violenti.Una conclusione non spetta a me in quanto spero di poter scambiare le vostre opinioni a tale proposito. di: stella112