Fare l'amore è un comportamento innato, istintivo, che attiva delle aree cerebrali ben precise, differenti tra l’uomo e la donna. Sai che cosa accade al tuo corpo, quando è travolto dalla passione? Sicuramente sai che il desiderio ha delle forti basi biologiche, che i meccanismi dell'eccitazione sessuale, per nulla oscuri, sono stati oggetto di indagine da parte di numerosi studi sperimentali, volti soprattutto a cogliere analogie e differenze tra l'erotismo maschile e femminile. Ecco quali sono le ultime acquisizioni nel campo delle neuroscienze e della sessuologia cllnica.
Lui e lei: così simili, così diversi. Sia negli uomini che nelle donne, la libido (termine medico per indicare il desiderio sessuale) è mediata da tre componenti fondamentali. Innanzitutto, entra in gioco la componente mentale, dal momento che vengono coinvolte le parti profonde del cervello quali il sistema limbico, culla delle emozioni, l’ipotalamo e l'amigdala. L'eccitazione, in pratica, parte della mente, anche se viene apparentemente innescata da uno stimolo fisico-sensoriale. La seconda componente comune a maschi e femmine è quella istintuale, che interessa le parti più antiche della corteccia cerebrale. Importantissima è infine la componente ormonale che ha per protagonista, in entrambi i sessi, il testosterone, l'ormone del desiderio che agisce sia sul versante dell'eccitazione mentale, sia sul piano della ricerca attiva di un partner, spingendo l'uomo e la donna ad accoppiarsi. Ed è qui che si riscontra la prima differenza tra i sessi: nella donna, infatti, i livelli di testosterone sono da dieci a venti volte Inferiori a quelli dell'uomo, che non a caso viene storicamente definito "cacciatore" proprio per questo ruolo attivo, biologicamente determinato. In compenso la donna può contare su altri ormoni sessuali, gli estrogeni che, a differenza del testosterone, non rappresentano il "motore" propulsore ma svolgono un ruolo-chiave nell'aumentare la ricettività della donna, cioè la sua sensibilità e la capacità di risposta agli stimoli erotici. Non a caso gli estrogeni determinano la lubrificazione delle mucose vaginali, anticamera di un rapporto sessuale completo e soddisfacente. Curioso è notare come sia "lui" che "lei" mostrino di avere una mappa delle zone erogene molto più estesa dell'area genitale. Potenzialmente, per la donna ogni zona del corpo è fonte di piacere (dalla nuca ai polsi, dalle ginocchia ai piedi) perché ogni centimetro di pelle nasconde tanti recettori tattili pronti a inviare al cervello infiniti messaggi sensoriali. L'uomo, invece, è più "concentrato" sui genitali ma può trarre godimento anche dai baci e dalle carezze sui capezzoli, i glutei, il collo o le orecchie.
Tutte le fasi del piacere. Anche nelle fasi dell'eccitazione l'uomo e la donna hanno diversi punti di contatto. Se nel primo il desiderio porta all'erezione, nella donna si verifica un analogo inturgidimento del clitoride, quel piccolo organo erettile situato sulla parte superiore della vulva. La sua struttura, infatti, è simile ai corpi cavernosi del pene: dietro stimolazione diretta o Indiretta, si "gonfia" per il maggior afflusso di sangue. Diverse sono invece le fasi che precedono l'orgasmo. Nella donna la condizione preliminare è data dal raggiungimento della piattaforma orgasmica, caratterizzata non solo dalla lubrificazione vaginale, ma anche da alcune modificazioni interne come l'estensione e l'allungamento della vagina e l'appiattimento del collo dell'utero. Lo step successivo è dato dall'orgasmo vero e proprio, con emissione di liquido e ripetuta contrazione dei muscoli vaginali. Ma mentre nella donna la soglia di eccitazione rimane alta, e può portare a una catena di orgasmi multipli, nell'uomo all'eiaculazione segue il periodo refrattario, più o meno lungo in base all'età, in cui resta indifferente agli stimoli erotici.
FARMACI CHE FRENANO IL DESIDERIO
Forse la causa non o psicologica, ma va ricercata nell'assunzione di farmaci, anche molto comuni, che inibiscono desiderio ed eccitazione. In testa alla classifica, troviamo alcuni gastroprotettori che combattono la nausea.
Tra i farmaci molto in uso tra la popolazione femminile, figurano anche antidepressivi e ansiolitici. Tra i primi sono soprattutto quelli appartenenti alla famiglia dei triciclici a "raffreddare" gli slanci sessuali. A ogni modo, è importante sapere che esiste un antidepressivo, ampiamente usato per combattere la dipendenza da fumo, che ha un effetto positivo sulla libido: il suo nome è bupropione.
Infine, va ricordato che anche alcuni ansiolitici, come le benziodiazepine, hanno un effetto deprimente sulla sessualità.
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Articolo pubblicato da: RiflessoAntico
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