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Messaggio N° 1548
Tag: Scienza
18/05/2005 - 11:24:49

Le fonti di energia pulita

Digiland vi segnala il Forum
"
Dalla parte della natura "
per discutere di questo argomento!



La produzione di energia elettrica a basso costo e minimo impatto ambientale è di grande interesse per il futuro. Affrontare il problema della produzione di energia elettrica significa impiegare in modo intelligente un gran numero di esperti ed ingegneri, nonchè produrre un bene di pubblico beneficio. Fino ad oggi lo sfruttamento delle risorse naturali come acqua, vento e sole, non risulta preponderante sull'utilizzo di tecnologie inquinanti come quelle delle centrali termoelettriche.


Attualmente in Italia le centrali idroelettriche producono circa il 20% dell'energia elettrica immessa in rete, ma in uno studio condotto dal CNR, assieme ad ENEA si afferma che mini e micro-idroelettrico possono far aumentare la potenza installata di centrali idroelettriche dagli attuali 20.000 MW a 30.000 MW , quindi l'aumento potenziale sarebbe di un 50% circa rispetto all'attuale (solo da impianti mini e micro- a bassissimo impatto ambientale).
Inoltre, per quanto concerne l'acqua, non è stata ancora presa in considerazione la possibilità di sfruttare l'energia delle onde del mare, delle maree, delle correnti marine e di marea e del gradiente termico tra fondale e superficie, quando in Italia ci sarebbe la concreta possibilità di sfruttamento delle correnti marine, sopratutto ma non solo nello Stretto di Messina.


Anche il vento che a sua volta causa le onde del mare, può essere utilizzato dalla turbine a pale posizionate sia sulla terra ferma sia in mare aperto.


I sistemi eolici off-shore che hanno un'ottimale collocazione in mare aperto dove ci siano fondali poco profondi, sia per un minor impatto ambientale-paesaggistico dato dalla minor incidenza dell'inquinamento acustico delle pale rotanti e sia per una migliore qualità e costanza del vento, avranno un notevole sviluppo anche a causa delle innovazioni tecnologiche introdotte. Le grandi torri con pale ad asse orizzontale, hanno un futuro roseo sia per la loro economicità sia per la disponibilità della fonte energetica ventosa. Difatti il costo dell'energia generata in siti con buona ventosità è già competitivo rispetto a quello dell'elettricità prodotta con impianti tradizionali che utilizzano combustibili fossili, anche senza tenere conto dei costi evitati, legati all'assenza di emissioni nocive.


In uno studio per quantificare le risorse d'energia eolica mondiali, titolato" Wind Force 12", la European Wind Energy Association e Greenpeace concludono che il potenziale mondiale d'energia generabile dal vento sarebbe addirittura il doppio della domanda d'elettricità mondiale prevista per il 2020.


Tutta l' energia che oggi utilizziamo ha origine dall'irradiamento solare, compresi i combustibili fossili, anche se gli unici metodi diretti di sfruttamento dell'energia solare risultano essere i sistemi termosolari e i sistemi fotovoltaici.


L'energia termica derivante dall' irraggiamento solare può essere "catturata" in molti modi e utilizzata per le varie necessità energetiche: come semplice energia termica utile alla produzione di acqua calda per usi sanitari e per riscaldamento e impiegata in impianti di cogenerazione per produzione di energia elettrica.


Come per altre fonti rinnovabili anche per l'energia solare uno dei limiti da superare è l' irregolarità dell'energia disponibile, per cui i sistemi di accumulo sono un'aspetto importante per l'evoluzione e la diffusione delle tecnologie sviluppate.


L’energia prodotta dagli impianti termosolari può non essere limitata alle sole ore di insolazione e alle fluttuazioni dei passaggi nuvolosi. A tale scopo, due tecniche sono state già largamente collaudate.


L'accumulo dell’energia termica in cui il calore prodotto viene usato per riscaldare un mezzo, dal quale, al momento opportuno, si estrae il calore per produrre l’energia elettrica è il metodo più utilizzato. Un secondo sistema per ovviare alla discontinuità della fonte solare è il suo utilizzo per la produzione di idrogeno tramite termolisi o fotolisi, che verrà utile soprattutto in futuro.


In Italia le località favorevoli all'installazione di impianti solari termoelettrici si trovano in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania, dove vi sono terreni non coltivati, situati generalmente lungo i litorali e nell'immediato entroterra pianeggiante.


A tal proposito nel novembre 2003 con un accordo tra ENEA ed ENEL è stato deciso di installare l'impianto sperimentale, denominato Archimede, a Priolo Gargallo (Siracusa). L' entrata in esercizio è prevista per il 2007.


luc_30


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Articolo pubblicato da: luc_30

Inviato da: Blog_Magazine Commenti: 1



 
 
Inviato da libra55 il 16/04/06 @ 03:30 via WEB
E' stato siglato un accordo tra l'ENEL e non so più chi altri per incrementare la produzione di idrogeno nell'area di MARGHERA istituendo il cosidetto Hydrogen-Park per sfruttare l'alto potere energetico dato dall'idrogeno per la produzione di energia elettrica a basso impatto ambientale.Nella zona di FUSINA dovrebbe essere costruita una nuova centrale da 20 MW che però utilizzerebbe anche il carbone, polverizzato e riscaldato ad alta temperatura facendovi affluire una corrente di minuscole goccioline d'acqua che per pirolisi produrrebbe idrogeno andando ad alimentare le caldaie della centrale stessa.Ma in questo modo,a mio parere, verrebbe immessa nell'atmosfera una grande quantità di CO2. Non sarebbe più semplice utilizzare, per la produzione di idrogeno,celle fotovoltaiche di ultima generazione?
(Rispondi)



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