Il freddo mi pervade l’animo che, silente ed immobile non riesce a reagire….Una donna mi osserva stupita…. Appoggio il capo ed osservo il piatto domani, senza interesse e senza nulla far trapelare…. Poco distante, un bimbo, gioca a palla, ride…. Ed io osservo, capto parole e mi accorgo che la luce tenue del crepuscolo riscalda, almeno un poco, il mio cuore. Cerco…. Il mio pensiero insegue, senza raggiungerli, sogni passati, ricordi, ora dolci, ora amari…. Come un viandante stanco cerca ristoro, come il passero impaurito da un temporale estivo cerca rifugio… un oasi, nella quale abbandonarsi senza più riserve, senza più dover, ad ogni costo, pensare a domani….Leggiadre visioni e suadenti sensazioni di riposo mi assillano…. Le gambe si fanno pesanti, eppure non cammino…. Le parole mancano, eppure sono in silenzio. Ora non fa più freddo…. La vetta si fa più vicina, quasi palpabile; eppure, non mi sono mosso; resto fermo, la paura di perdere quello che ancora non ho trovato ma solo intuito è forte, angosciante, è come un morso di un cane che attanaglia la mia gamba…. Non ci sono cani e neppure il bimbo che giocondo giocava…. Resto solo; con me stesso, con le mie paure e con i miei sogni.Rialzo la testa, non riconosco il paesaggio…. Non fa più freddo, è verde, fiorito, odorante di profumi che scaturiscono da fiori colorati che mai prima avevo veduto…. È un oasi….. quella che c'è in me, quella che solo quando lo voglio essa sa apparirmi e ristorami…. È la mia oasi e nessuno può entrare usurpando l’idilliaco paesaggio….. Grandi mura e fortezze la difendono, non ci sono chiavi da scoprire, combinazioni da indovinare…. Scorgo, guardando verso il sole, che ora risplende rassicurante, un minuscolo puntino, avanza, si avvicina e mi guarda attraverso le severe recinzioni, le supera…. Stupito ed impaurito la osservo ed intravedo un volto…. Che, nel tempo di un respiro ruba le mie chiavi….Carlo19-Novembre-2007
Oasi
Il freddo mi pervade l’animo che, silente ed immobile non riesce a reagire….Una donna mi osserva stupita…. Appoggio il capo ed osservo il piatto domani, senza interesse e senza nulla far trapelare…. Poco distante, un bimbo, gioca a palla, ride…. Ed io osservo, capto parole e mi accorgo che la luce tenue del crepuscolo riscalda, almeno un poco, il mio cuore. Cerco…. Il mio pensiero insegue, senza raggiungerli, sogni passati, ricordi, ora dolci, ora amari…. Come un viandante stanco cerca ristoro, come il passero impaurito da un temporale estivo cerca rifugio… un oasi, nella quale abbandonarsi senza più riserve, senza più dover, ad ogni costo, pensare a domani….Leggiadre visioni e suadenti sensazioni di riposo mi assillano…. Le gambe si fanno pesanti, eppure non cammino…. Le parole mancano, eppure sono in silenzio. Ora non fa più freddo…. La vetta si fa più vicina, quasi palpabile; eppure, non mi sono mosso; resto fermo, la paura di perdere quello che ancora non ho trovato ma solo intuito è forte, angosciante, è come un morso di un cane che attanaglia la mia gamba…. Non ci sono cani e neppure il bimbo che giocondo giocava…. Resto solo; con me stesso, con le mie paure e con i miei sogni.Rialzo la testa, non riconosco il paesaggio…. Non fa più freddo, è verde, fiorito, odorante di profumi che scaturiscono da fiori colorati che mai prima avevo veduto…. È un oasi….. quella che c'è in me, quella che solo quando lo voglio essa sa apparirmi e ristorami…. È la mia oasi e nessuno può entrare usurpando l’idilliaco paesaggio….. Grandi mura e fortezze la difendono, non ci sono chiavi da scoprire, combinazioni da indovinare…. Scorgo, guardando verso il sole, che ora risplende rassicurante, un minuscolo puntino, avanza, si avvicina e mi guarda attraverso le severe recinzioni, le supera…. Stupito ed impaurito la osservo ed intravedo un volto…. Che, nel tempo di un respiro ruba le mie chiavi….Carlo19-Novembre-2007