Amore e luce

sul tuo corpo


Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo,mi chiederanno la loro voce un giorno, quando andrai.Ma io non avrò più voce per ridirle allora. Perché tu eri, abituata.a camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul, letto,gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi le mani,sui ginocchi, mettendo in mostra provocante,i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così dicevi;ricordarmi così coi piedi sporchi; coi capelli,che mi coprono gli occhi  perché ti vedo più profondamente così Dunque,come potrò più avere voce. La Poesia non ha mai camminato cosìsotto i bianchissimi meli in fiore in nessun paradiso.(Ghiannis Ritsos)