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COMUNICATO STAMPA “TIVOLI CITTA’ APERTA”

Post n°345 pubblicato il 31 Luglio 2012 da idvtivoli

PRESENTATE LE FIRME PER ATTIVARE IMMEDIATAMENTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI A TIVOLI.
 
La coalizione “Tivoli Città Aperta” ha presentato oggi in Consiglio Comunale tramite il suo portavoce Federico Colia le 800 firme raccolte per una delibera popolare di consiglio comunale relativamente all'attivazione della raccolta differenziata.
 
Quello che la coalizione e i cittadini, che hanno firmato la delibera popolare, chiedono è di avviare immediatamente il piano di raccolta “porta a porta” approvato  dal Commissario Prefettizio nella primavera del 2010 e presentato alla Provincia di Roma per ottenere  un finanziamento di 1,5 milioni di euro.
 
Tra le richieste dei cittadini ci sono quelle di realizzare un impianto di compostaggio e di gestione anaerobica, la realizzazione di isole ecologiche, incentivare il compostaggio domestico,  avviare la raccolta dell’umido per le "grandi utenze"(mense scolastiche, ristoranti, pizzerie,  ospedali, ecc.), l’installazione di distributori “alla spina”, il sostegno a gruppi di acquisto equo-solidali e di commercializzazione di prodotti a chilometro zero, l’individuazione di una, o più, cooperative a carattere sociale per favorire il “mercato dei  riuso” di beni durevoli ancora in buono stato, il lancio di una campagna di educazione ambientale per accrescere la sensibilità della cittadinanza alla raccolta differenziata dei rifiuti e il ripristino del sistema premiante per la raccolta differenziata presso le isole ecologiche.
 
Vogliamo, conclude la coalizione Tivoli Città Aperta, che il Sindaco prenda atto della grande partecipazione popolare di questa raccolta firme, che ribadisce la volontà di un no netto alla sbandierata e sconclusionata raccolta multi materiale attivata dal Comune e che al più presto veda la città di Tivoli incamminarsi sulla strada della corretta gestione dei rifiuti. 

 
 
 

Il Sindaco rimuova il socio minoritario dalla carica di amministratore delegato.

Post n°344 pubblicato il 16 Luglio 2012 da idvtivoli

Dopo l’ennesimo ricorso contro il Comune, è ora di dire basta a questo socio privato che amministra una società pubblica in maniera più che discutibile.

Ora siamo arrivati a chiedere i danni al Comune dando libero sfogo alla fantasia, immaginando l’inesistenza di Piazza Catullo e quindi delle palazzine che le Acque Albule hanno e vorrebbero costruire su quella piazza demaniale.

Chiediamo al Sindaco che vada alla prossima assemblea dei soci e faccia valere finalmente la maggioranza delle sue azioni.

Ci chiediamo che visto il comportamento di questo socio privato non sia il caso di rivedere il processo di privatizzazione che da una parte può essere considerata per il Comune una risorsa da monetizzare ma che dall’altra parte porta la risorsa acqua termale, la cui concessione ricordiamo non è in vendita, nelle mani di faccendieri più o meno rispettabili.

Giudichiamo non più rinviabile l’istituzione della commissione di controllo e garanzia sulla privatizzazione delle Terme che era stata votata in consiglio e il cui regolamento già bello e pronto giace in qualche cassetto comunale.

 

 

 
 
 

DALLA PARTE DEGLI AGRICOLTORI

Post n°343 pubblicato il 09 Luglio 2012 da idvtivoli

 
 
 

VILLA ADRIANA, COLAGROSSI (IDV):GRAVE PRONUNCIAMENTO FAVOREVOLE LOTTIZZAZIONE

Post n°342 pubblicato il 06 Luglio 2012 da idvtivoli

"Ancora una volta l'assessore Ciocchetti si è distinto per difendere più gli interessi dei costruttori che del territorio e del paesaggio, in barba ai dettami costituzionali e alle leggi regionali che assegnano alla tutela del paesaggio un ruolo di primaria importanza nello stabilire l'interesse generale". Con queste parole, in una nota,  il consigliere regionale e segretario provinciale IDV Giovanni Loreto Colagrossi commenta l'esito dell'audizione tenutasi ieri nelle commissioni congiunte Ambiente e Urbanistica del Consiglio Regionale sulla discussa Lottizzazione Nathan che prevede l'edificazione di 180.000 mc a ridosso della Villa Adriana a Tivoli.

"Non voglio entrare nel merito della pur discutibile procedura amministrativa adottata, a questo penseranno i giudici - prosegue Colagrossi - ma affermare, come fa Ciocchetti, che si tratta di un progetto legittimo che rispetterà pienamente Villa Adriana sembra una forzatura non accettabile. Villa Adriana fa parte del Patrimonio Unesco e questo organismo ha espresso forti perplessità sul progetto, tanto da minacciare seri provvedimenti. Un brutto colpo per l'immagine turistica del Lazio e della città di Tivoli. Anche il turismo - conclude Colagrossi - e non solo l'edilizia, rappresenta una voce importante del PIL regionale, ma Ciocchetti sembra non saperlo, dimenticando di essere l'Assessore all'Urbanistica della Regione Lazio e non l'assessore al cemento".

 
 
 

Villa Adriana ancora a rischio

Post n°341 pubblicato il 31 Maggio 2012 da idvtivoli

“L’ipocrisia sul sito Unesco di Villa Adriana non è più tollerabile -così afferma il consigliere regionale IDV Giovanni Loreto Colagrossi- non si può pensare che per la discarica Villa Adriana vada tutelata, mentre per costruirci attorno delle palazzine del costruttore di turno tutto sia concesso”.

“Le ultime lettere inviate dall’Unesco e dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali al Sindaco di Tivoli che manifestano preoccupazione per la lottizzazione Nathan, fanno intendere quanto sia alto il rischio che il sito finisca fuori dalla liste del Patrimonio dell’Umanità e questo non si può accettare.”

“Per questo ho presentato un’interpellanza in Consiglio Regionale -prosegue Colagrossi- per chiedere se nell’istruttoria del rilascio del nulla osta della Regione Lazio si sia tenuto conto del rischio che l’area archeologica di Villa Adriana possa essere esclusa dall’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco per mancato rispetto degli impegni internazionali assunti dall’Italia in sede Unesco.”

“Mi appello alla sensibilità della Presidente Polverini e dell’Assessore Ciocchetti –conclude l’esponente IDV- per fare in modo che venga data celere risposta all’interpellanza, visto che la prossima assemblea generale dell’UNESCO, nella quale si affronterà anche questo problema, si terrà il prossimo 25 giugno.”

 
 
 
 
 

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