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...dolore che trasmoda...


Napolitano: subito norme in Parlamento....
Prima PaginaInfortuni lavoro, Napolitano: subito norme in Parlamento 
MILANO (Reuters) - Esprimendo "sdegno" per il numero crescente di incidenti mortali sul lavoro in Italia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sollecita il Parlamento a discutere subito il disegno di legge per arginare l'emergenza, approvato ieri dal governo. da: Infortuni lavoro, Napolitano: subito norme in ParlamentoReuters Italia - 9 ore faMILANO (Reuters) - Esprimendo "sdegno" per il numero crescente di incidenti mortali sul lavoro in Italia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ...
 
---------------------------------- Lavoro, quattro morti in un giorno. Il Consiglio dei Ministri vara il Ddl sulla sicurezza
Genova, portuali hanno bloccato il traffico sul lungomare Canepa Ieri quattro vittime sul lavoro: un operaio in un cantiere edile nel milanese, un altro sempre in un cantiere edile vicino a Latina, un operaio immigrato nel Bresciano e un portuale a Genova. Morti sul lavoro proprio nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl per il Testo Unico sulla sicurezza nel lavoro. Ogni caduto sul lavoro "è un martire che sacrifica la propria vita per noi tutti", ha scritto il premier Romano Prodi in due telegrammi inviati ai familiari delle vittime degli ultimi incidenti sul lavoro, ai quali il premier ha inviato un "reverente omaggio".La novità maggiore dell'impianto normativo del disegno di legge, da cui scaturiranno appositi decreti delegati del Governo per la definizione di dettaglio delle norme in materia di prevenzione e lotta agli infortuni, è senza dubbio quella di aver introdotto tra i suoi obiettivi principali anche la lotta al lavoro sommerso e irregolare che è tra le cause primarie degli incidenti e degli infortuni e dove le stesse condizioni di salute dei lavoratori sono spesso scarsamente tutelate o del tutto ignorate.E' una riforma di civiltà che punta a garantire che si possa lavorare senza morire e in salute in qualsiasi realtà lavorativa - ha commentato il Ministro Livia Turco - oltre al lavoro subordinato, sarà finalmente tutelato con specifiche misure anche il lavoro flessibile e autonomo". Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Senato Franco Marini:"La sicurezza nei luoghi di lavoro è ancora un'emergenza nel nostro Paese. Per fronteggiarla servono atti concreti. La piena attuazione del Testo Unico approvato questa mattina rappresenterà uno degli strumenti fondamentali e da tempo attesi per fronteggiare un fenomeno che ancora ci presenta un tragico bilancio di oltre mille morti all'anno".(da: http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=68994) .....CONTINUA------------------------------...dolore che trasmoda... ANCORA MORTI SUL LAVORO: TRAGEDIE IN SICILIA E SARDEGNA MESSINA - Un operaio è morto a Messina cadendo da un montacarichi, mentre stava effettuando un trasloco. L'operaio era dipendente della ditta Graci. L'incidente è avvenuto intorno alle 10 in viale Europa. Santo Cacciola, l'operaio di 54 anni morto a Messina, lavorava soltanto da qualche settimana nella ditta di traslochi. Lo afferma il titolare, Fabrizio Adolfo Graci, il quale spiega che il montacarichi e gli impianti erano nuovi e in buono stato. Intanto, Giovanni Cucinotta, l'operaio che è riuscito a salvarsi aggrappandosi alla ringhiera del balcone, è interrogato in questura insieme ad altri testimoni dell'incidente.Continua qui...Le morti bianche' di Michael Santhers:"L'operaio capì che l'inferno è sulla terra e il paradiso sono quelle ali che ti fanno volare sopra le miserie.Dall'ultimo piano, il decimo piano, guardò il cielo, fece per toccare una nuvola con un dito e precipitò nel vuoto.Le chiamano morti bianche come avvenissero senza sangue.Sono morti inopportune che spesso avvengono quando l'informazione è già impegnata in altri eventi.Sono cadaveri con vite banali, sono numeri decimali che non incidono sul bilancio.Sono cani che hanno abbaiato nel qualunquismo per mestiere, sono un nome nell'anagrafe che si cancella come un'impronta nel deserto in pieno vento, sono i ricordi sbiaditi del giorno dopo."Chi vuole approfondire può leggere i post di Beppe Grillo QUI ,sono del dicembre 2006, dal titolo "Mille e una morte", ma sono purtroppo sempre estremamente attualiLe parole del Presidente della RepubblicaIl presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in diretta al Tg3, si appella al Parlamento e a tutte le forze politiche :"E' ora di decidere e di agire, affinché non si ripetano più incidenti mortali sul lavoro, prosegue il capo dello Stato. "Non ci sono più parole - afferma il Capo dello Stato - per esprimere commozione e sdegno dinanzi a questo tragico susseguirsi quasi quotidiano di incidenti mortali sul lavoro.  E' ora di decidere e di agire. E quindi hanno ragione coloro che temono che, dopo quello che accade, ogni volta si chiuda la parentesi. Non deve essere così. Non può essere così".  COMMENTI...... da: agentealcairo ...............................Martirio
Il prode Prodi non ne becca una. Ora gli operai morti nei cantieri e nelle fabbriche diventano per lui dei martiri. Forse lei ha ancora nella testa le disavventure afgane caro presidente, ma le posso assicurare che gli operai non sono ne vogliono essere i kamikaze del lavoro. Diciamo piuttosto che sono ( siamo ) vittime di atteggiamenti e soprattutto di leggi criminali, anti operaie come il pacchetto Treu  . Diciamo piuttosto che le morti bianche, come comunemente vengono chiamate sono veri e propri omicidi colposi. Questo atteggiamento non mi piace caro presidente, ne mi piace la dichiarazione di Livia Turco: "Ogni caduto sul lavoro è un martire che sacrifica la propria vita per tutti noi". Lacrime di coccodrillo. Questa è la stessa classe dirigente che ha introdotto il lavoro precario con il suo primo governo caro presidente, e con i governi D’Alema e Amato, che senza uno straccio di ammortizzatore sociale, hanno aperto la via, un’autostrada alle politiche del lavoro di Berlusconi che rivendica il merito di aver trasformato l’Italia nel paese più flessibile d’Europa. Queste politiche caro presidente sono complici degli atteggiamenti padronali che vorrebbero l’individuo assoggettato e asservito alla produttività delle aziende con turni di lavoro massacranti nelle fabbriche e nei cantieri appaltati e sub appaltati. Va bene caro presidente Napolitano facciamo presto a discutere il DDL sulla sicurezza, ma a che servirà se dai padroni non vengono rispettate nemmeno le norme di 20anni fa? Forse lei non lo sa caro presidente Napolitano, ma in certe aziende è una impresa titanica ottenere solo un paio di guanti…specie se chi lavora in queste fabbriche o cantieri ha un contratto a termine, interinale o socio di cooperativa è invisibile a capi reparto e persino ai delegati sindacali quando ci sono. Lo dico per esperienza caro presidente, l’esperienza di chi ha cominciato a lavorare da ragazzino e che a 43 anni ha già alle spalle due gravi infortuni con lunghe convalescenze di cui porto il segno ancora oggi e che porterò per tutta la vita. Si discuta pure caro presidente Napolitano e caro presidente Prodi, ma la ricetta è semplice: Ridurre al minimo contratti a termine, interinali e di collaborazione, abolizione dei turni notturni, riduzione dell’orario di lavoro, riduzione dei ritmi di lavoro, salari europei ( quelli italiani sono i più bassi d’Europa ), reddito minimo garantito di sopravivenza che consenta di rifiutare lavori pericolosi e in nero ai quali per forza di cose molti sono costretti. Con in più una serie di ammortizzatori sociali degni di questo nome. Da parte mia, rivendico ancora una volta con forza, il diritto al lavoro, il diritto al reddito, il diritto alla sicurezza, il diritto al tempo libero, il diritto ai bisogni e ai sogni.         da: suresh.06  COMMENTI..... .